Farsettiarte prepara una due giorni (10-11 giugno 2021) dedicata all’arte moderna e contemporanea. L’incanto si terrà sia online che nella sede di Prato.
Farsettiarte parte il 10 giugno 2021 con il catalogo di Arte Contemporanea. Il top lot della sessione è la scultura in alluminio di Getulio Alviani, Interrelazione a elementi curvi “rilievo speculare a elementi unici”, 1967-76 (€ 140-180 mila). Un’opera ipnotica, tanto complessa nell’ideazione quanto efficace nella cangiante resa ottica. Un tavolo, un calice, forse uno strano semaforo. Questo è invece quel che si scorge, perdendosi tra le figure giallo brillante, nel frenetico Sans titre, 1973 di Sebastian Echaurren Matta, proposto in asta a € 100-160 mila.
Sempre il giallo, anche se di un tono più delicato, colora il Grande aquilone di Gastone Novelli (€ 100-160 mila). Lo immaginiamo volteggiare, un ideale incontro immaginario, su La città rossa, 1953, di Afro. La raffigurazione, che costruisce palazzi in bilico con l’astrattismo, vale € 85-110. Su questa linea di congiunzioni possibili si muove anche Incontri di Pablo Atchugarry. Due “tentacoli” – ricordano infatti gli arti di un polipo, ma anche i rami di qualche pianta subacquea – di marmo si allacciano a formare un’opera da € 80-130 mila.
Industrioso l’assemblaggio murale di ferri di recupero di Ettore Scola (Senza titolo, € 70-100 mila), atro il Bestiario di Emilio Scanavino (€ 55-85 mila). Poetico e leggero, oltre che particolare nella sua forma tonda, 13 mascherine senza rime (€ 38-48 mila) di Luigi Ontani. Tipico pezzo della produzione pittorica dell’artista, popolata da miriadi di creature mitologiche bizzarre e orientaleggianti, frutto della sua fervida e giocosa immaginazione.
Farsetti procede quindi al catalogo di Arte Moderna, esitato interamente l’11 giugno. A guidare la sessione è Giorgio Morandi, onnipresente in tutti gli incanti che prendono in considerazione il ‘900. Suo il top lot Paesaggio, 1938 (€ 500-700 mila), come anche il raro acquerello Cortile di via Fondazza (stima € 35-55 mila). Quieta contemplazione che si contrappone all’estrosità delle avanguardie. A queste appartiene Danseuse et Polichinelle 2 (Deliciae populi), olio su tela del 1951 (stima € 200-300 mila) ad opera di Gino Severini. Un intruglio calibrato di linee e colori. La figura di Pulcinella ballerino, uno dei motivi ricorrenti nella produzione dell’artista, assume qui le forme sincopate e geometriche di un raffinato astrattismo cubista: una danza dinamica di linee, forme e colori.
Pochi ed essenziali, invece, i tratti che disegnano Nu accroupi (nudo seduto con le mani al suolo) di Amedeo Modigliani. Stima € 200-300 mila. Addirittura assenti, i contorni, in Composizione di Jean Fautrier. Solo colore per un olio su carta applicata su tela del valore di € 300-400 mila. Spazio poi a Giorgio De Chirico. Due stanze metafisiche –Archeologi (€ 150-200 mila) e L’attesa (€ 150-200 mila)- anticipano un ritratto più classico di Bacco (€ 150-180 mila).