A rischio gli arazzi intitolati Atti degli Apostoli, commissionati da papa Leone X nel 1515 come decorazione per la Cappella Sistina
Il problema è sorto nelle ultime settimane, poiché il caldo primaverile ed estivo ha spinto il personale del Palazzo Reale di Madrid a ventilare le gallerie. In tal modo consentendo agli uccelli che affollano i giardini di entrare nel palazzo attraverso le finestre aperte. Qualche cacca da pulire? No, la questione diventa ben più seria, se si considera che quelle gallerie in questo momento espongono i delicatissimi arazzi di Raffaello. In mostra dallo scorso novembre in occasione del 500° anniversario della morte del grande artista.
Si tratta di nove arazzi sopravvissuti negli ultimi 500 anni in condizioni quasi incontaminate: intitolati Atti degli Apostoli, furono commissionati da papa Leone X nel 1515 come decorazione per la Cappella Sistina. Dopo che Raffaello ebbe completato gli schizzi, questi furono inviati a Bruxelles, dove furono tradotti in arazzi a grandezza naturale filati con fili di lana e seta d’oro e d’argento. Impressionati dall’opera, i monarchi europei, tra cui Filippo II di Spagna, commissionarono repliche per adornare le proprie corti.
Dopo che i piccioni e i loro escrementi hanno fatto la loro comparsa per gli aviti saloni, il personale del Palazzo si sta adoperando per impedire ai parassiti alati di infliggere danni, come riportato dal Guardian. “Nessuno degli arazzi ha subito alcun danno in qualsiasi momento“, ha precisato l’ente del patrimonio nazionale spagnolo, Patrimonio Nacional, che sovrintende alla mostra. Aggiungendo che “un’approfondita perquisizione dell’edificio ha stabilito che nessun piccione ha nidificato all’interno del palazzo”. Due dispositivi a ultrasuoni sono stati installati per dissuadere i piccioni dall’entrare negli spazi in cui sono esposti gli arazzi.
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