Su Arte in italiano, una serie di mini-excursus sulla storia dell’arte offre, di volta in volta, una reinterpretazione in chiave sensuale di alcuni capolavori arcinoti, di cui tutti conosciamo l’interpretazione più accreditata. Tocca a Diana e Callisto di Tiziano.
“Diana vive nella foresta con il suo gruppo di ninfe, rifiutando l’avvicinamento degli uomini. Nella pittura è un costante andirivieni di fantasia-repulsione. Le ninfe sono al contempo vergini e lesbiche, nude e minacciose, seducenti e iper violente. Ma perché sono così cattive?”. Dopo L’origine del mondo di Gustave Courbet, l’attrice e professoressa di storia dell’arte Hortense Belhôte indaga Diana e Callisto, dipinto completato tra il 1556 e il 1559 da Tiziano, e conservato presso la National Gallery of Scotland.
La web-serie Si prega di non toccare, disponibile su Arte in italiano, propone infatti una rilettura sensuale e sovversiva di alcuni capolavori della storia dell’arte. A fare da fil rouge, il tema della sessualità, spesso introdotto (in maniera consapevole o meno) da un’opera: a dimostrazione che temi come il femminismo, la masturbazione e la sessualità non sono certo nuovi – legarli a storie antiche permette una riflessione più ampia.