Esposta al GLBT Historical Society’s museum di San Francisco della versione originale della bandiera arcobaleno creata nel 1978 da Gilbert Baker
È “un simbolo che rappresenta l’intero spettro della comunità LGBTQ“. Con queste parole il direttore Terry Beswick ha celebrato l’ingresso nella collezione del GLBT Historical Society’s museum di San Francisco della versione originale della bandiera arcobaleno creata nel 1978 dall’artista e attivista queer Gilbert Baker. Baker e un gruppo di sostenitori dei diritti LGBTQ + cucirono insieme e issarono due versioni giganti del vessillo sopra UN Plaza, vicino al municipio della città. In seguito le bandiere originali erano considerate scomparse: ma lo stesso Baker recuperò questa in un centro comunitario LGBTQ+ ora chiuso, e la restaurò.
Ora la bandiera, che misura circa 9 metri per 4, torna visibile nel museo situato nel famoso quartiere gay di Castro. Alla morte dell’artista, nel 2017, gli amici hanno ripulito l’appartamento di Baker e spedito la maggior parte dei suoi effetti a una sorella in Texas. Mentre alcuni cimeli erano stati inviati alla GLBT Historical Society. Nel 2019 Charley Beal, presidente della Gilbert Baker Foundation, recuperò la bandiera che sfilò in occasione del New York Pride. A differenza delle bandiere Pride a sei colori di oggi, l’originale includeva strisce rosa e turchesi. Striscie in seguito rimosse, perché la tintura rosa caldo era difficile da trovare e perché sette strisce erano ingombranti da riprodurre, davanti e dietro.
“Le persone sono commosse fino alle lacrime per l’importanza e il significativo di questa bandiera esposta nel 1978“, ha aggiunto Beswick. “Gilbert Baker ha dedicato la sua vita all’utilizzo della bandiera per sostenere il movimento per i diritti LGBTQ+. Scegliendo deliberatamente di non registrare questo simbolo: e morendo povero, nonostante milioni e milioni di dollari siano stati guadagnati usando l’arcobaleno come simbolo LGBTQ+“.