Un’opera d’arte. Permanente. E intelligente. Una murata site specific di OZMO, artista noto in tutto il mondo per i suoi interventi di arte pubblica e urbana, si è materializzata sulla facciata dell’Istituto Comprensivo delle Albisole ad Albisola Superiore (Savona). Un progetto colto che ha coinvolto il paese intero, ideato dall’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Simona Poggi, realizzato con il contributo della Fondazione A. De Mari, e l’aiuto -complicità- di Simona Nava per aver contribuito a coordinare il progetto e di Barbara Cecchucci, restauratrice di Beni Culturali).
Albisola si conferma ancora una volta città che accoglie e sviluppa i linguaggi dall’arte contemporanea. Come risaputo, difatti, la cittadina ligure è stata luogo d’incontro privilegiato tra tradizione e avanguardie, meta fondamentale per grandi artisti del XXesimo secolo. Per OZMO, al secolo Gionata Gesi da Pontedera, che ha dipinto negli spazi pubblici delle principali capitali dell’arte urbana e contemporanea, si tratta del primo intervento artistico sulla parete di un edificio scolastico in Europa.
In “..Back to school, Mickey Mouse!” questo il titolo del murale, OZMO reinterpreta un esemplare di vaso farmaceutico della tradizione ligure, lo stagnone, dipingendolo in dimensioni monumentali sulla facciata. Se il caratteristico stile bianco e blu che ha reso famosa Albisola in tutto il mondo è mantenuto fedelmente, la composizione originale lascia spazio a una scena che evoca la tensione alla conoscenza, nel suo aspetto solenne e in quello ludico.
La scultura classica di una donna, assorta nella lettura, è dipinta fra due putti. Da un lato, quello del Verrocchio appare intento a raggiungere qualcosa e con la sua postura incoraggia a guardare in differenti prospettive; dall’altro, quello del Canova, assume le sembianze di un Topolino dal sorriso inusuale, provocando meraviglia e straniamento.
L’innesto di opere ed elementi che creano cortocircuiti e letture ambivalenti caratterizza da sempre la ricerca e la produzione di OZMO. È questo uno dei modi attraverso i quali l’artista ci interroga e interroga le immagini stesse.