L’ermellino di Leonardo – 12 storie di animali tra arte e natura, il libreria un viaggio alla scoperta degli animali che hanno popolato la storia dell’arte
Cosa ci fa una giraffa in un quadro di Piero di Cosimo? L’animale che dà il nome al celebre dipinto di Leonardo Da Vinci è davvero un ermellino? E ancora, cosa simboleggiano i pappagalli scelti da Frida Kahlo per il suo Autoritratto con pappagalli del 1941? E poi balene, leoni, tigri, ghepardi, elefanti, rinoceronti e gru: tutti animali ritratti in mille e settecento anni di storia dell’arte, li troviamo nei capolavori di Giotto, Eugène Delacroix, Giulio Romano, Piero di Cosimo, Albrecht Dürer, Joseph Beuys, Frida Kahlo, Katsushika Hokusai, Leonardo da Vinci e molti atri.
Nel volume L’ermellino di Leonardo – 12 storie di animali tra arte e natura (in libreria con Nomos edizioni), Martina Corgnati (storica dell’arte) e Ananda Banerjee (giornalista esperto di ambiente e sostenibilità) tracciano un percorso tra simbolismi più o meno antichi e consolidati, significati moraleggianti, storie bizzarre e alcuni fondamentali elementi ecologi che riguardano la presenza di queste specie nell’ambiente naturale.
La storia dell’arte, anche se non sembra, è piena zeppa di presenze animalesche: da quelli più comuni e domestici a quelli più esotici e stravaganti, tele, state, affreschi e mosaici, ospitano innumerevoli animali, a volte come protagonisti e a volte come ospiti discreti ma importanti. Ognuno di loro ha difatti un significato ben preciso: possono essere simboli religiosi, parti di rebus intricati e misteriosi o rappresentazioni veristiche di grande importanza documentale.
L’ermellino di Leonardo è un libro patrocinato da LIPU e consigliato da WWF Italia proprio alla luce del suo preciso intento di sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente e della biodiversità.