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Effetto Ferragni o effetto arte? Giugno da record per gli Uffizi a Firenze

Chiara Ferragni davanti alla Nascita di Venere di Botticelli Chiara Ferragni e Botticelli agli Uffizi
Chiara Ferragni davanti alla Nascita di Venere di Botticelli
Chiara Ferragni e Botticelli agli Uffizi

Per gli Uffizi un aumento di visitatori del 43% rispetto al mese di maggio, il primo dalla riapertura. 146.818 le presenze registrate

Coda dell’effetto Ferragni o naturale attrattiva? Qualcuno si potrebbe porre questa domanda, davanti agli straordinari numeri registrati a giugno dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Un aumento di visitatori del 43% rispetto al mese di maggio, il primo dalla riapertura. Le presenze registrate al termine del mese sono state 146.818, una crescita significativa rispetto ai 102.231 visitatori dei 30 giorni precedenti.

In maggioranza si tratta di visitatori italiani, anche se con l’inizio dell’estate si rivedono un buon numero di turisti stranieri: spagnoli, ma anche francesi, tedeschi e russi. Il Passepartout 5 days è stato acquistato ben 7.139 volte con una diffusione che è aumentata del 96% (a maggio era stato scelto da 3.625 persone). Un biglietto cumulativo valido 5 giorni consecutivi che permette di accedere ad ognuno dei circuiti museali degli Uffizi. Quindi anche a Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Museo Archeologico Nazionale e Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.

Nei giorni scorsi proprio il ritorno in massa dei turisti a Firenze aveva fatto guadagnare gli onori delle cronache al direttore tedesco degli Uffizi, Eike Schmidt. Che si era lanciato in una discussa crociata contro le persone che consumano panini e bevande in piazza Signoria, sugli scalini del loggiato degli Uffizi e in molti altri luoghi del centro. “Sarebbe giusto introdurre una tassazione aggiuntiva per i locali di street food, quelli che non offrono ai propri clienti spazio e tavolini ma li costringono a mangiare per strada“, ha provocato Schmidt.

https://www.uffizi.it/

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