Sono tante le grandi navi ferme davanti al bellissimi paesaggi liguri a causa della crisi del settore delle crociere
Ci fu un tempo in cui le due città si affiancavano e fronteggiavano come repubbliche marinare. Oggi Venezia e Genova si ritrovano ad essere accomunate da questioni di navi, ma non più per i commerci marittimi. Almeno non di merci: forse si potrebbe parlare di commerci “di esseri umani”. Quelli che scelgono le crociere. Già, perché se Venezia è notoriamente al centro delle attenzioni per il transito consentito nel bacino di San Marco a “mostri del mare” come le grandi navi da crociera, la questione inizia ad essere sentita anche in Liguria.
“Le maxi navi da crociera offendono uno degli scenari più belli del mondo”, scrive il Quotidiano Nazionale, che ha sollevato la vicenda, riferendosi al Golfo dei Poeti. “Sono lì piazzate nel mare cantato dai poeti inglesi. Ancorate a poche miglia dalla chiesa simbolo affacciata sulle insanature da sogno di Porto Venere, vicino alle isole del Tino e Tinetto”. Le “protagoniste” sono tre mega navi della compagnia Costa, la Magica, la Fascinosa e la Diadema. Ora all’ancora, la prima nella rada interna del golfo spezzino, le altre a un miglio e mezzo da Porto Venere. Al molo Garibaldi c’è poi la Sirena, della Oceania. E i turisti si trovano così di fronte un paesaggio “violentato”.
“Purtroppo questi giganti del mare devono stare con i motori accesi e questo corrisponde a problemi di inquinamento”, commenta con il quotidiano Stefano Sarti, leader di Legambiente. “C’è poi l’impatto visivo: nel canale di Porto Venere si scorge la nave crociera subito dietro la chiesa di San Pietro…”. E al problema non si vedono soluzioni a breve termine: le crociere sono ancora pressoché bloccate dalle restrizioni, e gli armatori cercano di non pagare i “parcheggi”…