Il settimo episodio di Gagosian Premieres celebra “Gerhard Richter: Cage Paintings”, una mostra presentata da Gagosian New York e Beverly Hills, con una performance musicale e un reading di Patti Smith, una coreografia creata ed eseguita da Rashaun Mitchell + Silas Riener in risposta a l’opera dell’artista e i commenti di Hans Ulrich Obrist e Richard Calvocoressi.
Nel corso della sua carriera, Richter si è avvicinato all’astrazione con rigore, impiegando diverse combinazioni di processo e possibilità di produrre opere che vanno da austeri monocromi a composizioni riccamente cromatiche. I sei dipinti di grandi dimensioni “Cage” (2006) sono realizzati utilizzando un ampio tergipavimento per trascinare la vernice da un lato all’altro della tela. Sono dedicati al compositore, artista e filosofo John Cage (1912-1992), la cui ricerca dell’indeterminatezza nella musica, riflessa nel suo uso di operazioni casuali come strumenti compositivi, risuona con Richter, che ha paragonato il proprio processo all’atto di arrangiare una partitura.
In una performance speciale filmata alla galleria di New York, Patti Smith, accompagnata dal chitarrista Tony Shanahan, canta “Wing” dal suo album del 1996 “Gone Again”; esprime anche la sua ammirazione per Richter e la musicalità intrinseca delle sue opere nelle riflessioni sulla mostra e legge estratti dal testo di Cage “Lecture on Nothing” (1959), in cui il compositore descrive il suo passaggio a una metodologia più sperimentale.
Rashaun Mitchell + Silas Riener, che in precedenza hanno lavorato insieme nella Merce Cunningham Dance Company, eseguono la loro nuova coreografia nello spazio espositivo, tracciando le connessioni tra Richter, Cage e Cunningham. La coppia, il cui lavoro affronta i modi in cui astrazione e rappresentazione coincidono nel corpo, balla su “Experiences No. 2” (1948) di Cage, che è stata composta utilizzando la struttura ritmica di una danza di Cunningham. Questo lavoro è coreografato in relazione al contesto e non verrà mai più eseguito.
Nel suo commento alla mostra, lo storico dell’arte e regista Richard Calvocoressi discute le qualità formali dei dipinti “Cage”, spiegando come l’uso del tergipavimento da parte di Richter riveli strati di colore in un modo che evoca, tra molte altre aree della percezione visiva, la immagini frammentate di manifesti strappati. Parla anche della loro connessione con i disegni in mostra, in particolare della loro dipendenza dalla cancellazione, e del mistero essenziale del progetto di Richter nel suo insieme.
Infine, Hans Ulrich Obrist, direttore delle Serpentine Galleries di Londra, descrive come i dipinti e i disegni di Richter prendano strade diverse per raggiungere la multidimensionalità formale. Ricorda il suo primo incontro con i dipinti “Cage” nello studio dell’artista nel 2007 come se fosse stato testimone di “un’apparizione”. “Mi è stato subito chiaro”, ricorda, “che questo era uno dei più grandi cicli di dipinti che Gerhard avesse mai fatto”.
Artwork © Gerhard Richter. Video: Little Dot Studios