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Christo, l’ultimo impacchettamento. Sotheby’s presenta una mostra dedicata all’Arco di Trionfo

Christo, Arc de Triomphe #2, 2019 Christo, Arc de Triomphe #2, 2019
Christo, Arc de Triomphe #2, 2019
Christo, Arc de Triomphe #2, 2019

Parigi si appresta a vivere l’ultimo atto della grande carriera di Christo e Jeanne-Claude. L’Arc de Triomphe, Wrapped, opera postuma degli artisti, sarà accompagnata da una mostra-vendita di Sotheby’s che ne racconterà la genesi.

La lunga attesa per l’ultimo progetto di Christo sta lentamente esaurendosi, ma c’è ancora un po’ da aspettare. É infatti previsto per dal 18 settembre al 3 ottobre 2021 il grande impacchettamento dell’Arco di Trionfo di Parigi. Un’opera che Christo e Jeanne-Claude stavano progettando da moltissimo tempo, ma che sarà realizzata solo questo autunno.

Sarà di certo un evento eccezionale per la capitale francese e l’intero mondo dell’arte, che sta già preparando un contesto adeguato ad accoglierla. In tale scenario si inserisce Sotheby’s, che ha programmato una mostra per l’occasione. The Final Christo racconterà, attraverso 25 opere, la lunga progettazione de L’Arc de Triomphe, Wrapped. Dall’idea fino alla realizzazione postuma.

La storica esposizione sarà visitabile dal 17 settembre al 3 ottobre 2021, presso la sede di Sotheby’s di Faubourg Saint-Honoré 76. Ognuno dei 25 pezzi in mostra sarà disponibile per una vendita privata, il cui ricavato sarà devoluto al progetto L’Arc de Triomphe, Wrapped, e alla Christo and Jeanne-Claude Foundation.

Christo in his studio working on a preparatory drawing for L'Arc de Triomphe, Wrapped New York City, 2020 Photo: Anastas Petkov © 2020 Christo and Jeanne - Claude Foundation
Christo in his studio working on a preparatory drawing for L’Arc de Triomphe, Wrapped. New York City, 2020. Photo: Anastas Petkov © 2020 Christo and Jeanne-Claude Foundation
The Final Christo: Original Works

La nostra arte è un grido di libertà” amava ripetere la coppia di artisti. E difatti rifiutarono sempre sponsorizzazioni o forme di finanziamento che avrebbero influenzato le loro scelte creative. Si sono sempre serviti delle vendite dei loro lavori per allestire i successivi. Anche per gli impacchettamenti, il ricavato era garantito dalla vendita dei bozzetti e dei progetti originali. Anche per questa ragione i disegni in mostra da Sotheby’s rivestono un’importanza particolare nello sviluppo dell’intero progetto.

Trattandosi di bozzetti e schizzi preparatori, queste opere non si definiscono in una categoria particolare. Raccolgono insieme diversi media e diversi registri di immagini, mappe, progetti architettonici, fotografie e disegni tecnici con innesti in pastello e vernice. Non è insolito trovare poi elementi di collage e campioni del tessuto usato per avvolgere l’Arco di Trionfo.

Tali opere sono una prova documentaristica incredibile: testimoniano l’evolversi del progetto dal germe dell’idea fino alla sua realizzazione finale. Esplorano l’opera da varie prospettive, scale, aiutano a capire e comprendere nei dettagli il suo sviluppo.

Christo, Arc de Triomphe 14 x 11 2019
Christo, Arc de Triomphe 14 x 11 2019
Il rapporto con Parigi

L’Arc de Triomphe, Wrapped è l’ideale chiusura di un rapporto che Christo e Jeanne-Claude hanno aperto molto tempo fa con Parigi. Qui arrivò Christo, nel 1958, come rifugiato politico dalla Romania; qui conobbe Jeanne-Claude, che sarebbe poi diventata sua compagna di vita e di lavoro; qui vissero sei anni insieme, fino al trasferimento a New York nel 1964; qui realizzarono alcuni dei loro lavori più celebri: Wall of Oil Barrels – The Iron Curtain e The Pont Neuf Wrapped.

L’ultimo impacchettamento sarà quindi conclusione di un percorso iniziato tempo addietro e che fin dagli anni ’60 ha rimbalzato nella testa dei due. L’Arco di Trionfo è stato infatti il primo monumento che Christo aveva pensato di realizzare. Ma tra l’idea la sua realizzazione c’è in mezzo la progettazione, la mediazione politica e l’organizzazione adatta. Soprattutto quando si tratta di ricoprire un monumento con 25,000 metri quadrati di tessuto di polipropilene blu-argento e corda rossa. Il primo sogno immaginato, l’ultimo ad avverarsi.

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