CAMERA – Centro Italiano per la fotografia presenta Martin Parr. We ❤ Sports. L’esposizione, incentrata su un mito assoluto della fotografia contemporanea è a Torino dal 28 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022.
«Lo sport è un tema ricorrente nella lunga carriera di Martin Parr: catalizzatore delle più diverse emozioni, viene raccontato dal fotografo soprattutto attraverso le divise, le coreografie e le tradizioni dei tifosi e degli spettatori, autentici protagonisti di questo rito collettivo» dice Walter Guadagnini, Direttore di CAMERA, introducendoci alla mostra.
Dalle corse di cavalli sulle spiagge irlandesi al Tai Chi per le strade di Shanghai, dal football americano al tennis. Martin Parr è da cinquant’anni l’occhio dietro un obiettivo curioso ma calibrato, sempre capace di cogliere l’esaltazione sportiva e la pura poesia dei suoi gesti tecnici. 150 immagini distribuite in 10 sezioni raccontano decenni di emozioni sportive, filtrate dall’impostazione formale e artistica del fotografo britannico.
Il percorso di mostra si apre su una serie di immagini in bianco e nero realizzate dal fotografo inglese nei primi anni della sua carriera, in gran parte pubblicate all’interno di uno dei suoi primi volumi: A Fair Day (1984). I soggetti sono gli atleti, ma anche gli spettatori. Da subito emerge quindi l’iconico stile di Parr, capace di coniugare l’analisi dei costumi sociali con una forte attenzione per la resa formale di gestualità e movimenti.
Difatti l’attenzione per i Supporters – con i riti, i gadget kitsch, i travestimenti grotteschi, la passione, le mascotte, le iperboli, i vari escamotages per ottenere posizioni privilegiate – è al centro della produzione di Parr più conosciuta. Cosa sarebbe lo sport, dopotutto, senza i suoi tifosi? Li si trova dappertutto, negli ippodromi più eleganti agli stadi più gremiti.
Capitolo tennis. A partire dal 2014 l’artista ha frequentato i quattro tornei del Grande Slam (The Australian Open a Melbourne; l’Open di Francia a Parigi, noto come Roland Garros; il Torneo di Wimbledon a Londra; l’US Open di New York) raccontando le dinamiche che animano sia gli spalti che il campo da gioco. Con 40 immagini presentate attraverso un allestimento scenografico che trasporta i visitatori nel vivo della competizione, questa sezione si struttura come il focus tematico più corposo dell’intera mostra, in grado di sintetizzare al suo interno i vari aspetti della poetica di Parr.
«Sono orgoglioso che CAMERA possa offrire al proprio pubblico una grande mostra dedicata allo sport e ai suoi valori, ancor più in un anno che vede Torino diventare capitale internazionale del tennis con le Nitto ATP Finals, straordinario momento di rilancio per la città» racconta Emanuele Chieli, Presidente di CAMERA, allacciando la mostra alla stretta contemporaneità cittadina.
A chiudere la mostra una sezione dedicata alla vita da spiaggia, luogo dopo meritato riposo e hobby particolari convivono. Un’ideale sintesi dello stile ironico e spietato con cui Parr ha ritratto la società contemporanea. Allo stesso tempo comprensivo e critico della direzione consumista e globalizzata che abbiamo intrapreso.