Le Gallerie degli Uffizi inviano una diffida a Pornhub per aver scelto la Venere del Botticelli per un video promozionale senza autorizzazioni
Dell’oggetto della questione si parla ormai da giorni: una sezione di Pornhub, il più popolare sito pornografico del mondo, dedicata alle opere d’arte “pornografiche”. Che poi non lo sono, almeno per gli standard dello spazio che le ospita. Ma magari contengono nudi ritenuti evocativi. La novità ora però è la reazione della Galleria degli Uffizi: che ha inviato una diffida a MindGeek Holding, la società proprietaria di Pornhub. Motivo dell’agguerrita missiva? Aver scelto la Venere del Botticelli – senza richiedere al museo le necessarie autorizzazioni – per un video promozionale, interpretato dalla pornodiva Ilona Staller, in arte Cicciolina. Già ben nota al mondo delle arti visive, come moglie – e più volte modella – per una serie di sculture di Jeff Koons.
Nel video la pornostar balla su una conchiglia, inguainata da un’attillata tuta, interpretando appunto la dea protagonista del capolavoro rinascimentale. “Il direttore degli Uffizi, il tedesco Eike Schmidt”, scrive il Corriere della Sera, “non ha voluto commentare l’accaduto. Fonti confidenziali degli Uffizi fanno sapere che Schmidt non vuole che la sua parola, e metaforicamente quella del museo fiorentino che dirige, possa essere accostata a siti pornografici”. Ma non si ferma qui l’elenco delle opere “scimmiottate” dai video della piattaforma a luci rosse: c’è anche la Primavera, sempre del Botticelli, e poi dipinti di Tiziano, Caravaggio, Ingres, Goya, Courbet, Giuseppe Maria Crespi, Jacopo Ligozzi. Gli Uffizi contestano una violazione del copyright, e hanno informato il ministero dei Beni Culturali e l’avvocatura dello Stato perché valutino la situazione.
