Pornhub è stato contattato dagli avvocati del Louvre: “ci aspettiamo che le opere vengano rimosse immediatamente”
“Ho fatto per PornHub una lettura dell’opera d’arte alla luce dei turbamenti sessuali, se non proprio della pornografia. Comunque di quello che può indicare un erotismo molto caldo”. Il placet – che ovviamente non sorprende nessuno – di Vittorio Sgarbi non placa le polemiche attorno a Classic Nudes. La sezione del più popolare sito pornografico del mondo dedicata alle opere d’arte “osé”. Per completezza, il celebre critico si affretta a puntualizzare che “una cosa è evidente: se fai un uso commerciale di quelle immagini devi pagare dei diritti”. Ed è proprio questo il nodo della questione, espressamente rimarcato dalle Gallerie degli Uffizi: aver pubblicato “immagini e contenuti del museo fiorentino senza aver chiesto il permesso né concordato le modalità, come previsto dalle norme vigenti”.
Gli utenti di Pornhub possono selezionare opere delle istituzioni museali e vedere ricostruzioni pornografiche di diverse scene, protagonisti i membri della troupe porno MySweetApple. “C’è un tesoro di arte erotica in tutto il mondo, raffigurante anche nudi ed orge”, commenta la pornostar e regista di film per adulti Asa Akira. Ma la diatriba, “golosa” in termini di visibilità, anche se delicata, coinvolge altri musei interessati dall’indebita “appropriazione” visuale. Delle reazioni degli Uffizi abbiamo detto: ora a fare la voce grossa è il Louvre. “Pornhub è stato contattato dai nostri avvocati, ci aspettiamo che le opere vengano rimosse immediatamente“, ha dichiarato un rappresentante del colosso parigino. Diversamente, il Metropolitan di New York, la National Gallery di Londra e il Prado di Madrid hanno annunciato che non intraprenderanno azioni legali.