LA STORIA DEL CINEMA IN TRE FRANCOBOLLI FA VINCERE ALLA SVIZZERA IL PREMIO INTERNAZIONALE ASIAGO DI FILATELIA.
PER IL TURISMO PREMIATO IL LUSSEBURGO E PER L’AMBIENTE LA SLOVENIA
L’ACCADEMIA OLIMPICA SCEGLIE LA GERMANIA, L’ACCADEMIA DI FILATELIA E STORIA POSTALE L’AUSTRIA
Con l’insolita celebrazione del cinema come momento di aggregazione sociale nel corso di oltre un secolo raccontata attraverso tre francobolli- fotogramma, la Svizzera conquista il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica numero 51. Attraverso spezzoni di pellicola, il grafico zurighese Michael Sünzi, è riuscito a mettere in risalto la valenza storico culturale del francobollo, confermando che attraverso di esso si può leggere la storia del mondo e dell’uomo con tutti gli eventi che ne hanno caratterizzato i cambiamenti. Come il cinema, appunto. Le immagini, dal forte impatto comunicativo, mostrano il variare degli strumenti di proiezione, degli operatori, fra cui una donna, degli ambienti, del pubblico d’ogni età, del suo abbigliamento, delle sue abitudini, come l’utilizzo di assistere alle proiezioni con occhialini 3D
In Svizzera – assicurano alle Poste di Berna – il cinema continua ad avere un buon seguito, come i duemila film proiettati nel 2019 in 600 sale presso i cui botteghini sono stati staccati 12.865.531 biglietti, mentre negli ultimi venticinque anni in testa alla hit parade delle pellicole proiettate figura “Titanic”, e al decimo posto la il film made in Svizzera “I fabbrica svizzeri” girato nel 1978.
E’ questa la terza volta, dopo il 1973 e il 1987, che la Svizzera appende al proprio medagliere l’Oscar della filatelia di Asiago promosso dal Circolo filatelico e numismatico Sette Comuni col patrocinio del Comune di Asiago. A questi riconoscimenti vanno aggiunti quelli via via ottenuti con produzioni ambientalistiche e turistiche.
Proseguendo nel proprio lavoro, il collegio giudicante composto da Raùl Berzosa, Giancarlo Bortoli, Franco Filanci, Valter Forte, Paola Manazza-Artslife, Giorgio Migliavacca, Bruno Prosdocimi, Gaetano Thiene, Marco Ventura e Marino Zanotti ha individuato in uno dei cinque francobolli della Slovenia, il miglior dentello riferito al rispetto dell’ambiente.
Tra le cinque azioni scorrette proposte attraverso altrettanti francobolli (gomme da masticare gettate sui marciapiedi, muri imbrattati, mozziconi di sigarette gettate dai finestrini delle automobili, discariche abusive) ha prevalso il taglio di valore “D”, con il quale Zlatko Drčar è riuscito ad esprimere “nel modo più netto e significativo”. Il bidone ricolmo di cibi scartatiintende far riflettere sull’inutile spreco alimentare.
E’ un turismo che si colloca al di fuori delle correnti che vanno per la maggiore quello che viene dal Lussemburgo e che i giudici dell’Oscar della filatelia hanno voluto premiare. Si tratta difatti di una forma di turismo più immediata e abbordabile, quello rurale. Alla scoperta dei paesaggi più semplicemente naturali e, per i bambini, di animali veri, per una volta non sotto forma di arrosto o di bistecche. Dei disegni si è occupato Eugène Kalmus.
Non poteva mancare uno specifico richiamo al Covid 19 che ha generato un numero considerevole di emissioni, alcune delle pochi dei quali con precise finalità benefiche. Fra queste produzioni l’Accademia di filatelia e storia postale diretta da Franco Filanci, ha deciso di premiare l’originale francobollo d’Austria per la creatività dimostrata dalla sua autrice,Marion Füllerer, la quale ha saputo raffigurare l’altra misura contro la diffusione del Covid, il distanziamento sociale, visualizzando varie distanze, fra cui quella prevista di un metro, con un elefantino. Con un’ironica allusione al panico da igiene che ha colpito molti, la perforazione della carta valore postale simula quella usata per la carta igienica.
A sua volta l’Accademia Olimpica ha scelto il 3,70 euro della Germania, opera di Susan Stefanizen, per l’inedito riferimento alle molte donne che appoggiarono e sostennero la Riforma luterana, momento determinante nella storia del secondo millennio, anche se di loro non si fa quasi mai cenno. Donne che divennero mogli e consigliere di Pastori luterani, nonché madri.
Postalmente il ricordo del Premio Asiago numero 51 è affidato a tre annulli: quello della Repubblica di San Marino con i papaveri rossi di Fabrizio De Andrè e la doppia firma, quella di Mario Rigoni Stern, e quella dell’autore dell’illustrazione: Franco Filanci; e due dell’Italia, uno con l’immagine di Maurizio Stella, che per mezzo secolo ha organizzato il Premio e quello col profilo di Mario Rigoni Stern, del quale ricorre il centenario della nascita che l’1 novembre verrà celebrata dal ministero dello Sviluppo economico e da Poste Italiane, con un apposito francobollo.