A tu per tu è il format di interviste con i protagonisti della cultura italiana: direttori di musei, scrittori, manager, filosofi, collezionisti, critici d’arte. A tu per tu si svolge nella grande sala con gruppi scultorei, opere a parete e libri rari della casa-museo Giancarlo Sangregorio, che si affaccia sul lago Maggiore a Sesto Calende a Varese. Ad ogni puntata il conduttore Emanuele Beluffi sollecita l’ospite a riflettere sul valore della cultura, in un racconto che parte dal dato biografico e si allarga alla contemporaneità.
Dopo Stefano Zecchi, il secondo ospite di A tu per tu in Fondazione Sangregorio è Angelo Crespi (Busto Arsizio, 1968). Giornalista, saggista, critico d’arte e curatore di mostre, Angelo Crespi è stato direttore del settimanale “Il Domenicale” e del “Giornale OFF”, consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali (XVI Legislatura), presidente di Palazzo Te di Mantova e del Museo Maga di Gallarate, nonché componente del c.d.a. di importanti istituzioni culturali italiane quali Fondazione Triennale, Permanente e Piccolo Teatro di Milano. Attualmente è nel c.d.a. di ADI Design Milano e direttore artistico di Fondazione Sangregorio. Fra i suoi libri ricordiamo “Ars Attack. Il bluff del contemporaneo” e “Costruito da dio. Perché le chiese contemporanee sono brutte e i musei sono diventati le nuove cattedrali”, entrambi pubblicati da Johan&Levi nel 2013 e 2017. Il suo ultimo libro è “Nostalgia della bellezza. Perché l’arte contemporanea ama il brutto e il mercato ci specula sopra” (Giubilei Regnani editore, 2021), che viene presentato venerdì 6 agosto alle 19 in Piazza Duomo nella splendida Ortigia (Siracusa) insieme all’artista Michele Ciacciofera.
FONDAZIONE SANGREGORIO PER LA SCULTURA:
Nata per valorizzare l’attività dello scultore Giancarlo Sangregorio (1925-2013), la Fondazione Sangregorio Giancarlo di Sesto Calende (Varese), presieduta da Francesca Marcellini, si è costituitasi nel 2011 per volere dell’artista con l’obiettivo di creare un centro per la scultura. La sede della Fondazione è situata nell’abitazione dove Sangregorio ha vissuto, realizzata sul finire degli anni Cinquanta con uno spazio esterno di circa 40.000 metri comprese le zone boschive e che si estende a un edificio atelier ispirato all’architettura di Alvar Aalto. Oltre alla casa-museo e alle opere di Giancarlo Sangregorio (più di duecento), la Fondazione ospita un corpus di circa un migliaio di opere grafiche e diverse centinaia di tele e disegni di artisti amici dello scultore (Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Enrico Baj, Emilio Scanavino e tanti altri), più un centinaio di pezzi di arte primitiva africana, importanti sculture da Oceania e Papua Nuova Guinea e opere di provenienza orientale e del centro America, acquisite direttamente dalla scultore durante i suoi viaggi intorno al mondo, compiuti con il piglio dell’artista e la dedizione dell’antropologo.