Oltre 200mila spettatori per il percorso dalla Città Nuova alla Città Vecchia di Vilnius, con una ventina di soluzioni di Light-art
Le repubbliche baltiche guadagnano l’attenzione del mondo dell’arte in questa estate 2021. E non tanto per il clima, che rende attrattivo il fresco che si può godere a quelle latitudini. Ma per una serie di eventi che attirano l’attenzione su un’area altrimenti raramente interessante. Nei giorni scorsi vi parlavamo della mostra Self-Reflection, che all’Art Museum Riga Bourse – in Lettonia – espone il celebre Ritratto d’uomo di Tintoretto come opera fulcro per rappresentare alcuni aspetti dell’autoritratto in chiave italica, grazie al lavoro di due artisti come Omar Galliani e Lorenzo Puglisi. Ora lo sguardo si volge poco più a sud, in Lituania, dove dalla capitale Vilnius giungono le spettacolari immagini della terza edizione del Light Festival.
Dal 13 al 15 agosto le strade di Vilnius sono state investite da una ventina di soluzioni di tech-art. Cubi colorati, muri di luce, spettacolari opere legate all’astronomia e alla meccanica quantistica. Un percorso illuminato dalla Città Nuova alla Città Vecchia, che ha attirato oltre 200mila spettatori. Combinando l’arte con soluzioni tecnologiche ed elementi della scienza, per costruire un impressionante effetto complessivo. Dalle fontane danzanti dell’installazione “Liquid Dance”, nel quartiere più nuovo della capitale, Paupys, allo spettacolo astronomico “Nova”, presentato nel Pond Park da artisti inglesi. Fino all’installazione audiovisiva “The Spin”, ispirata alle teorie della fisica quantistica del XX secolo, nel Reformers’ Garden. Ecco una serie di immagini…
https://lightfestival.lt/naujienos/
