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L’imperatore torna a casa. Dopo 83 anni il ritratto di Augusto ritorna a Centuripe, in Sicilia

Augusto

Dal 28 agosto il ritratto marmoreo di Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, il “più bel ritratto dell’imperatore mai rinvenuto in Sicilia”, ritorna dopo 83 anni a Centuripe, dopo essere stato custodito presso il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

La testa di Augusto, fu rinvenuta a Centuripe il 30 aprile 1938, nel pieno delle celebrazioni del bimillenario augusteo da uno degli operai intenti a scavare il cavo di fondazione di uno dei quattro piloni destinati a sorreggere un tratto di strada. Così ritornò in auge il primo imperatore romano (dal 27 a.C. al 14 d.C.) con uno dei suoi più raffinati ritratti marmorei.

L’opera, che è stata definita “il miglior ritratto di età augustea conservato in Sicilia” (Nicola Bonacasa), emerse proprio in quella città che lo stesso Ottaviano quasi duemila anni prima aveva in qualche modo sostenuto, assieme a Siracusa e a Catania, per ricambiare l’aiuto offertogli durante la campagna contro Sesto Pompeo in Sicilia. Il ritratto è scolpito sullo stesso modello di quello della statua di Augusto rinvenuta nella villa della moglie Livia a Prima Porta, ora custodita nei Musei Vaticani. Dopo il rinvenimento, nonostante le opposizioni e le resistenze della comunità centuripina, che aveva cercato in tutti i modi di bloccare la partenza del reperto, e malgrado fosse già stato fondato l’Antiquarium Comunale, fu deciso all’epoca di trasferirlo a Siracusa.

Druso Minore

Il prezioso ritratto marmoreo era già ritornato nella cittadina dell’ennese per un breve periodo nel settembre 2011, ma si trattava di un prestito temporaneo di qualche mese, che era riuscito a far registrare un considerevole incremento di visitatori presso il nuovo Museo Regionale.

Il Museo Archeologico di Centuripe con l’arrivo di questa importante collezione si arricchisce e completa l’imponente raccolta che è, caso raro se non unico, proveniente esclusivamente da scavi locali. Così il borgo siciliano si prepara a vivere un progetto di rinascita culturale: dall’inaugurazione del primo centro espositivo del paese con la mostra Segni alla valorizzazione del Riparo Cassataro, che custodisce i più antichi dipinti mai ritrovati nella Sicilia Orientale; dalla riapertura dell’Anfiteatro della Dogana con il Concerto del Coro Lirico Siciliano al ritorno dell’Augusto che si ricongiunge, dopo 83 anni, con il gruppo scultoreo di provenienza.

Il rientro dell’opera, fortemente voluto dal Sindaco Salvatore La Spina e dall’Assessore Regionale Alberto Samonà, è frutto di un’intensa e proficua collaborazione tra le istituzioni: l’Assessorato per i Beni Culturali e l’Identità Siciliana; il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, tra le cui competenze rientra il Museo archeologico regionale di Centuripe, ed il Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro villa Tellaro e Akrai all’interno della cui gestione rientra il Museo “Paolo Orsi” di Siracusa. Assieme all’importante ritratto e grazie al protocollo d’intesa tra gli enti, l’intera collezione “centuripina”, custodita presso il Museo Paolo Orsi, sarà trasferita presso il Museo Archeologico Regionale di Centuripe per una durata di 5 anni. La collezione comprende anche altri due straordinari ritratti di Germanico e di Druso Minore oltre a importanti vasi centuripini e diverse opere fittili.

Germanico

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