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Da Wannenes trionfa la qualità. I risultati delle aste di Dipinti, Arredi e Ceramiche

Abraham Brueghel, Natura morta con bacile d’argento e fiori, ciliegie, susine e melograno (lotto 311, stima 3.500 – 5.500 euro)
Abraham Brueghel, Natura morta con bacile d’argento e fiori, ciliegie, susine e melograno. Lotto 311, venduto a 47.600 euro.

Le aste di Dipinti Antichi del 21 settembre e quella di Arredi, Ceramiche, Sculture e Oggetti d’Arte del 22 e 23 settembre 2021, hanno raggiunto un totale di 2.321.531 euro, con una percentuale di venduto per lotto del 76.6%.

La vendita di Dipinti Antichi ha raggiunto 1.603.192 euro con una percentuale di venduto per lotto dell’88.1%.

Dati importanti per un’asta che presentava perlopiù opere la cui ricerca storico-artistica deve ancora trovare loro un’attribuzione certa. Tra queste la figura di Santa Dorotea dipinta da un’artista caravaggesco attivo a Roma nel XVII secolo (lotto 217) – forse da identificarsi con Antiveduto Grammatica – aggiudicata a 56.350 euro; seguita dalla Natura morta con bacile d’argento e fiori, ciliegie, susine e melograno, attribuito ad Abraham Brueghel (Anversa, 1631 – Napoli, 1697) (lotto 311), battuta a 47.600 euro.

Da segnalare una Maddalena tizianesca realizzata nel tardo Cinquecento, battuta a 37.600 euro,  e un prezioso Trionfo di Nettuno e Anfrite di Filippo Napoletano  (Napoli/Roma?, 1589 – Roma, 1629), venduto a 35.100 euro (lotto 177).

A 32.600 euro, infine, si segnala La Visitazione di Francesco Mancini (Sant’Angelo in Vado, 1679 – Roma, 1758), un’intensa figura di Giove (lotto 125,) realizzata con mediato naturalismo e sensibilità classica da un’artista verosimilmente di formazione francese, ed un bozzetto del Sacrificio d’Ifigenia poi realizzato da Domenico Corvi (Viterbo, 1721 – Roma, 1803) a Palazzo Borghese nel 1772 (lotto 300).

Santa Dorotea dipinta da un’artista caravaggesco attivo a Roma nel XVII secolo, forse da identificarsi con Antiveduto Grammatica. Lotto 217, venduto a 56.350 euro
L’asta di Arredi, Ceramiche e Oggetti d’Arte del 22 -23 settembre ha raggiunto un totale di 718.339 euro, con una percentuale di venduto per lotto del 59.5%.

Protagonisti della vendita una coppia di cassettoni e comodini lombardi tra ‘700 e ‘800 impiallacciati e intarsiati in legni vari che nello schema formale e decorativo derivano dai noti modelli ideati dal celeberrimo ebanista milanese Giuseppe Maggiolini (Parabiago, 1738 – 1814), venduti a 35.100 euro (lotto 911), seguiti a 15.100 euro da una set di quattro candelieri in argento realizzati a Londra nel 1743 dall’orafo George Wickers (lotto 411) e una coppia di flambeaux in bronzo dorato francesi del XVIII-XIX secolo a tre bracci fogliati con vaso e sorretti da vestali neoclassiche (lotto 415).

Dalla selettiva vendita di porcellane e maioliche del 23 settembre sono da segnalare una coppia di grandi figure in biscuit della manifattura inglese di Milton dell’inizio dell’Ottocento raffiguranti le figure allegoriche dell’Acqua e dell’Estate, aggiudicate a 3.850 euro (lotto 811).

Giuseppe Maggiolini (Parabiago, 1738 – 1814), Coppia di cassettoni e comodini lombardi. Lotto 911, venduto a 35.100 euro
Figure allegoriche dell’Acqua e dell’Estate. Lotto 811, venduto a 3.850 euro

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