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Il nuovo allestimento del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia è dedicato alla fotografia. Un’ossessione collettiva

Palazzo dei Musei, Luigi Ghirri; foto Carlo Vannini

Il Palazzo dei Musei di Raggio Emilia inaugura il nuovo allestimento del secondo piano – progettato da Italo Rota -, interamente dedicato alla fotografia, con la mostra La trama del visibile. Trecento le fotografie esposte, tra cui una sezione permanente dedicata a Luigi Ghirri.

È Italo Rota l’architetto autore del nuovo allestimento di Palazzo dei Musei. Un nuovo percorso immersivo e di risignificazione delle collezioni. Un lavoro decennale, in cui Rota e i curatori delle raccolte hanno attivato il patrimonio del Museo in un dialogo continuo tra visioni espositive, esigenze scientifiche e sollecitazioni partecipative. Il nuovo percorso espositivo si sofferma in particolare sulla fotografia, considerato il ruolo centrale che essa riveste nella storia della città a partire dall’esperienza di Luigi Ghirri. Reggio Emilia è, infatti, sede della Fototeca della Biblioteca Panizzi, del festival Fotografia Europea e del progetto Giovane Fotografia Italiana. Nella città emiliana, la fotografia, nelle parole di Italo Rota, è un’ossessione collettiva, di altissima qualità.

Il rinnovato secondo piano di Palazzo dei Musei inaugura la sezione permanente con la mostra La trama del visibile – visitabile fino al 31 dicembre 2021. La fotografia, lungo tutto il percorso espositivo, dialoga con gli oggetti provenienti dalle collezioni del Museo. La mostra espone un nucleo importante della collezione di Fotografia Europea, al fine di interrogarsi sulla fotografia e sul futuro delle immagini. Il primo tema affrontato è quello della materialità, ovvero di come la fotografia sia, prima di tutto, un oggetto che esiste nello spazio e nel tempo, che ha una sua sostanza.

In mostra, una selezione di scatti provenienti dallo storico progetto del 1986 Esplorazioni sulla via Emilia. Scritture nel paesaggio con fotografie di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White e Manfred Willmann dialoga con i materiali archeologici provenienti dalla via Emilia romana. È inoltre esposto un cospicuo nucleo di opere, circa un centinaio, provenienti dalla serie Ersatz Lights di Olivo Barbieri i cui paesaggi, immortalati in tutto il mondo, sono al centro di una riflessione sulla luce. La serie fa da contrappunto ad oggetti tratti dalle più importanti raccolte civiche che restituiscono in modo evocativo uno spaccato dell’attuale comunità reggiana. Sono presenti anche alcuni scatti della mostra collettiva AEmilia, un’indagine fotografica sul territorio promossa nel 1996 dalla Fototeca della Biblioteca Panizzi, in cui i protagonisti sono gli abitanti della città.

Luigi Ghirri, Modena, 1972 © Eredi Luigi Ghirri

Un’intera sezione permanente vede protagonista Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia 1992) con quaranta immagini, tratte da Paesaggi di cartone. Un album rilegato a mano dallo stesso Ghirri, contenente centoundici fotografie realizzate nei primi anni Settanta, fotografando ciò che incontrava per strada. L’album, pervenuto al MoMA nel 1975, è stato dimenticato per quasi quarant’anni fino a quando, nel 2020, Quentin Bajac, curatore del dipartimento di fotografia, lo rintraccia assieme ad altri materiali dell’autore e, nello stesso anno, il Museo decide di pubblicarlo in edizione integrale facsimile. Intanto, anche al Palazzo Ducale di Sassuolo (Reggio Emilia) è in corso una mostra dedicata a Ghirri.

Per Ghirri la fotografia – a cui approda in seguito allo studio della storia dell’arte – è sempre stata strumento per guardare dentro e oltre le cose. Le sue immagini scoprono gli oggetti, per investirli di una spiritualità quasi metafisica. Ghirri è stato definito un ritrattista del pensiero, un filosofo con la macchina fotografica, un profeta della dimensione invisibile che sta davanti ai nostri occhi. Lo spazio a lui dedicato, pensato in collaborazione con l’Archivio Eredi Luigi Ghirri, si propone di offrire nuovi spunti di riflessione attraverso contributi e prospettive inedite. Questo anche grazie alla rotazione annuale di cui le fotografie saranno oggetto, così da rendere conto della sua articolata e ricca produzione.

Luigi Ghirri, Engelberg, 1972 © Eredi Luigi Ghirri

Informazioni

Musei Civici Reggio Emilia: orario di apertura invernale – ingresso gratuito
– martedì, mercoledì, giovedì: dalle 15.00 alle 18.00;
– venerdì, sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 18.00;
– lunedì chiuso.

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