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Connessione. E pace. Intervista a Mona Hatoum

Mona Hatoum nel suo studio di Londra (foto ©Gabby Laurent) Mona Hatoum nel suo studio di Londra (foto ©Gabby Laurent)
Mona Hatoum nel suo studio di Londra (foto ©Gabby Laurent)
Mona Hatoum nel suo studio di Londra (foto ©Gabby Laurent)

La Hatoum, celebre artista di origini palestinesi conosciutissima per le sue installazioni, sculture e video, scelta da illy per la nuova serie Art Collection

Il motivo a rete da pesca con i nodi spesso viene visto come mani che si intrecciano. E quindi simbolizza la connessione tra persone. Mentre il disegno a foglia di ulivo sui lati credo che simboleggi la pace. Quindi non si tratta solo di un bellissimo motivo astratto, ha anche interessanti significati simbolici”. Contestualizza così il suo ultimo lavoro Mona Hatoum, la celebre artista di origini palestinesi conosciutissima per le sue installazioni, sculture, video, fotografie e opere su carta. Alle prese questa volta con qualcosa di diverso e nuovo: una tazzina da caffè.

È lei infatti l’artista scelta da illycaffè per realizzare la nuova serie Art Collection, tazzine d’autore numerate e firmate da oltre 100 artisti di fama internazionale. Da Marina Abramovic a Michelangelo Pistoletto, Louis Bourgeois, Mark Quinn. “Essendo un blend di 100% Arabica, il caffè illy mi ha fatto pensare a cosa potrebbe essere considerato un oggetto o un simbolo al 100% arabo. Ho pensato alla kefiah, in quanto vi faccio spesso riferimento nella mia opera artistica, sia direttamente che indirettamente. E, ovviamente la kefiah è diventata un potente simbolo della causa palestinese”, ha spiegato Mona Hatoum.

La illy Art Collection firmata Mona Hatoum
La illy Art Collection firmata Mona Hatoum

Per la sua illy Art Collection e per i barattoli in alluminio decorato, Hatoum ha usato appunto un’astrazione del disegno a rete da pesca e foglia d’ulivo del copricapo arabo. Motivo ricorrente nella sua opera, emersa da metà degli anni ’80 con una serie di performance e video incentrati con grande intensità sul corpo. Noi l’abbiamo incontrata, e ci siamo fatti raccontare come è nato questo ultimo progetto…

Lei ha sempre avuto una grande apertura internazionale, mantenendo un forte spirito identitario. Come riesce a combinare questi aspetti?
Anche se la biografia e le origini geografiche possono aver plasmato la mia esperienza e il mio sguardo sul mondo, mi piace che il mio lavoro rimanga impersonale e aperto a temi universali. Per invitare le persone a relazionarsi liberamente con esso, e ad apportare le proprie interpretazioni.

Il design del suo progetto per illy è ricco di simbolismi, ma appare astratto. C’è un messaggio che vuole trasmettere attraverso questa scelta?
Mi piace molto l’idea di avere un’astrazione del motivo Kefiah che decora un oggetto funzionale, che le persone portano nella loro casa. Sia perché potranno essere coinvolte dal simbolismo poetico del pattern a rete da pesca, spesso interpretato come l’unione delle mani, e della foglia di olivo, che simboleggia la pace. Sia perché potranno cogliere l’associazione politica con la causa palestinese.

Come si inserisce questo progetto nel suo percorso creativo?
Ho usato altre volte il motivo distintivo della Kefiah nel mio lavoro, ad esempio ricamandolo su tessuto con lunghe ciocche di capelli umani. Ho inserito il motivo a griglia in una nuova serie di lavori, realizzati a penna su carta, acquerello, acrilico, stampe litografiche. E ora questi motivi decorano le tazzine in illy…

www.illy.com/monahatoum

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