Scuola, adolescenti, adulti, ma anche Kant, Platone, Socrate, in una Roma credibilmente bella e decadente: Un Professore è la serie in sei serate, in onda da giovedì 11 novembre alle 21.25 su Rai1.
Il professore del titolo è interpretato da Alessandro Gassmann, la protagonista femminile, madre di un suo allievo, è Claudia Pandolfi, la regia è di Alessandro D’Alatri (ultimo lavoro televisivo, Il Commissario Ricciardi); attorno a questi tre pilastri ruota la narrazione firmata dal grande sceneggiatore Sandro Petraglia. Insieme alle vicende degli adulti, professori di un istituto superiore e genitori, si muovono le storie dei ragazzi, adolescenti alle prese con le prove della scuola e della vita. Può sembrare uno scenario già visto e, sulla carta, è così. Ma per una volta ci spingiamo a consigliarne la visione, ancora prima che sia andata in onda la prima puntata.
Ecco le ragioni:
- Un ottimo regista cinematografico, Alessandro D’Alatri, che, dopo i primi due successi con le serie Tv (I bastardi di Pizzofalcone, seconda stagione, e Il Commissario Ricciardi) torna a girare una fiction;
- La vera protagonista è la scuola. La serie è un omaggio ideale ad un mondo dimenticato, troppo spesso trascurato e ormai fermo nel tempo, sia nell’aspetto (gli interni di Un Professore sono realisticamente fatiscenti) sia nei contenuti. A dare una scossa arriva Dante (nome omen), il professore di filosofia anticonformista interpretato da Gassmann;
- Riscoprire la filosofia. Da Socrate a Roland Barthes, da Kant a Platone, ogni mini-episodio porta il nome di un filosofo e la narrazione si ispira al pensiero di ognuno di loro; mentre Dante-Gassmann spiega con uno stile fuori dalle righe i grandi temi e, insieme agli allievi, prova a calarli nella realtà;
- Un cast di giovani promettenti attori che, nel ruolo di studenti di un terzo liceo, giocano un po’ a fare se stessi, portando una nota di freschezza ma anche di sano realismo;
- Una Roma bellissima e tutt’altro che da cartolina: dal Colosseo al Lungotevere con l’erba che cresce sui marciapiedi, dai muri scrostati al traffico, la città ripresa da D’Alatri appare proprio come è, luogo contraddittorio dello splendore monumentale e della sciatteria senza tempo.
Altri motivi per seguire la serie Un Professore emergeranno dopo la visione. Siamo pronti a smentirci, ma, se vi è piaciuto (oppure no), scriveteci perché.