Ai Musei San Domenico 200 opere III sec. d.C. al Novecento suddivise in 11 sezioni, per sviscerare la figura della Maddalena
“Maddalena però ha molte altre facce. È la mirrofora, col vaso del balsamo (elegante e misteriosa, tra le fiorentine, quella del Bachiacca). È, con Marta, la padrona di casa che accoglie Gesù alla sua mensa, come nella splendida evocazione di Alessandro Allori”. Così Cristina Acidini, che ne è la curatrice assieme a Paola Refice e Fernando Mazzocca, introduce la grande mostra del 2022 dei Musei San Domenico di Forlì. “È la pia donna solitaria sotto il Crocifisso, come nel Signorelli, o notturna presso il sepolcro, come nel Savoldo. Ed è la trepida apostola che vede per prima il Risorto e ne è dolcemente allontanata col motto ‘Noli me tangere’. Dal Beato Angelico al Pontormo al Barocci, non si contano le tenere varianti di questa scena emozionante, che trova nel paesaggio naturale dell’orto o del giardino risonanze profonde”.
Sarà dunque dedicata a Maria Maddalena la mostra che dal 4 marzo al 26 giugno 2022 porterà a Forlì 200 opere tra le più significative dal III sec. d.C. al Novecento. Suddivise in 11 sezioni, in un percorso espositivo che ricomprende pittura, scultura, miniature, arazzi, argenti e opere grafiche, e che si snoda attraverso i più grandi nomi di ogni epoca. Il percorso espositivo si articolerà all’interno della Chiesa di San Giacomo e delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico. E sarà accompagnato da un catalogo edito da Silvana Editoriale. I protagonisti? Da Bartolomeo Vivarini a Garofalo, Alessandro Allori, Guido Cagnacci, Guido Reni. Fino ad Antonio Canova, Francesco Hayez, Gaetano Previati, Renato Guttuso, Gerardo Dottori.
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