Tutto venduto da Sotheby’s per la Macklowe Collection. 4 record assoluti e un fatturato strepitoso di $676.1 milioni. Alla fine non è stata la raccolta più cara di sempre, ma i risultati ottenuti sono veramente notevoli. Vediamoli.
Era una delle aste più anticipate della stagione. Harry e Linda Macklowe, la collezione, il divorzio milionario, l’obbligo di vendere le opere per spartirsi il patrimonio. Le 35 opere della Macklowe Collection si presentavano da Sotheby’s come uno dei nuclei più preziosi di sempre, con una stima che oscillava tra $439.4-$618.9 milioni. E con una narrazione personale che contornava una serie di opere dal valore museale.
Tali aspettative si sono condensate nella notte di lunedì 15 novembre, quando il battitore Oliver Barker è salito sul rostro per esitare l’incanto. Una dopo l’altra le opere si sono susseguite all’attenzione dei collezionisti in sala e quelli connessi da più di 25 paesi. 80 anni di storia dell’arte, 35 opere connesse tra loro da un’inaspettate suggestioni:
Una delle conversazioni più potenti in questa raccolta di collezioni è quella che ruota intorno alla condizione umana, in cui Giacometti parla a Warhol, che parla a Koons: queste sono le conversazioni che solo il più grande dei collezionisti può articolare.
Simon Shaw, Sotheby’s Vice Chairman, Fine Arts Division
Alla fine, la Macklowe Collection ha superato le previsioni e ha venduto per $676.1 milioni. É la vendita più preziosa mai esitata da Sotheby’s. Nonostante non sia riuscita ad agganciare la collezione Rockefeller, venduta da Christie’s nel 2018 per $832 milioni, l’asta è stato in ogni caso un evento d’eccezione. Tutte le opere sono andate vendute; sono stati segnati quattro record (Agnes Martin, Jackson Pollock, Robert Irwin, Michael Heizer); l’80% dei lavori era al suo debutto in asta; il 70% delle opere faceva parte della collezione da ben 30 anni. Secondo gli esperti, proprio quest’ultimo aspetto – la grande sistematicità con cui la collezione è stata costruita e la longevità con cui è rimasta unita – ha fatto la differenza nell’elevata percezione che i bidder hanno avuto delle opere. Ma andiamo a vedere, nel dettaglio, alcune delle aggiudicazioni più significative.
Tra le opere aggiudicate al prezzo più alto c’è No. 7 di Mark Rothko (1951), composto da tre blocchi monocromi di rosa, chartreuse e arancione venduti per $82 milioni. La sfida finale è stata tra un bidder da New York e un collezionista asiatico connesso da telefono direttamente con il presidente di Sotheby’s Asia, Patti Wong, che alla fine ha fatto l’offerta migliore. È la seconda opera più costosa di Rothko mai venduta sul mercato. Non è andata distante dal record assoluto dell’artista: gli $86,8 milioni spesi nel 2012 quando Orange, red, yellow (1961) è stato venduto da Christie’s.
Segue una scultura in bronzo di Alberto Giacometti intitolata Le Nez (1947). Un busto con un naso allungato che pende sospeso in una gabbia d’acciaio aperta. Quanto è valso? $78 milioni con i diritti di vendita. Un grande risultato, ma non eccezionale. Soprattutto guardando alla stima $70 milioni e all’hammer price, $67 milioni.
Un record assoluto è invece quello stabilito da Jackson Pollock. Number 17 (1951), un dipinto a macchie nere su tela beige, è stato venduto per l’incredibile cifra di $61 milioni, più del doppio della stima di $25 milioni. L’opera ha così superato il precedente record d’asta dell’artista di $58,4 milioni, fissato nel 2013 per Number 19 (1948) da Christie’s a New York. Anche Robert Irwin (Untitled, $8,3 milioni) e Michael Heizer (Track Painting, $1,1 milioni) sono andati a record.
Grande quanto un cartellone pubblicitario, colpito da un’esplosione di cromie floreali che si mischiano sullo sfondo bianco. É l’opera di Cy Twombly, Untitled (2007). Il dipinto ha superato la sua stima di $40 milioni, vendendo per $58,9 milioni. Nine Marilyns (1962) di Andy Warhol, una serigrafia in bianco e nero raffigurante nove fotografie pubblicitarie ripetute di Marilyn Monroe, è stata invece venduta per $48,5 milioni, contro una stima di $ 40 milioni.
Uno dei lotti più combattuti della serata è stato Untitled #44 di Agnes Martin. La tela – composta da strisce bianche e azzurre orizzontali – ha triplicato la stima minima di $6 milioni, trovando un acquirente per $17,7 milioni. L’aggiudicazione supera il precedente record in asta di Martin di $10,6 milioni, stabilito nel 2016 quando la sua tela monocromatica Orange (Grove), 1956, è stata venduta da Christie’s a New York.
Tra le altre opere da segnalare c’è Strong Light (1976) di Phillip Guston, raffigurante due paia di gambe intrecciate e illuminate da una lampadina verde, venduta per $ 24,3 milioni; e il dipinto blu elettrico di Warhol Sixteen Jackies (1964), una griglia di 16 ritratti a vignetta di Jackie Kennedy, venduto per $33 milioni, il doppio della stima di $15 milioni.
Dopo questo grande successo, Sotheby’s si appresta ad esitare altre sei aste questa settimana. La stima complessiva delle opere in vendita è di circa $400 milioni. Se la previsione dovesse essere confermata, la casa d’aste si avvicinerà ai grandi risultati ottenuti dalla rivale Christie’s la scorsa settimana. L’obiettivo è $1.1 miliardo di fatturato.
Qui i risultati completi dell’asta.
