Mostra Sperimentale in spazio sperimentale, dedicata al colore rosa (non solo, banalizzo, ma il rosa c’è).
No champagne, manco prosecco.
Mi fa molto piacere ospitare qui al Motel Nicolella due bravi artisti italiani in trasferta, a Barcellona nella fattispecie, che stanno riscuotendo buon riscontro di pubblico e vendite con un lavoro adulto, giunto alla giusta maturazione.
Concepito per Espai Souvenir e LOOP City Screen 2021 Festival, MENTIROSA è la doppia personale di Marco Siciliano e Bruno Marrapodi.
Innanzitutto, la presentazione.
Le brave curatrici Valentina Casacchia e Mariella Franzoni, specialiste in ricerca e mercato dell’arte, hanno voluto mettere una luce verde nel bagno dello spazio. Perché quando esci… vedi rosa. Le foto probabilmente non rendono giustizia a questa bella intuizione, vi dovete fidare. In mostra all’opening si è vista finalmente una platea internazionale vera, no amici di amici. E lo voglio sottolineare perché conosco da anni questi artisti e pure la curatrice, è gente che fa arte con serietà e passione, questa mostra è il giusto riconoscimento di un duro lavoro.
Costruito come un archivio, o magari un glossario visivo, MENTIROSA si concentra sulla natura manipolativa delle immagini, che hanno la capacità di generare emozioni, desideri e repulsioni, di falsare la percezione del tempo, il modo di vedere e guardare, di generare pensieri e attivare memoria e immaginazione.
Installazione a parete di Marco Siciliano
Marco Siciliano presenta due raccolte d’immagini fotografiche stampate e video che, come nelle tavole di Mnemosyne-Bilderatlas di Aby Warburg (chi ha studiato Estetica sa), sono concepite come una macchina per attivare pensiero, un manufatto per evocare analogie. Con questa personale cartografia impregnata di malinconia ed erotismo, bellezza e ironia, Siciliano continua la sua ricerca sul “rosa”, concepito non più come colore ma come stato psico-emotivo di disagio e angoscia, iniziato con la sua progetto precedente “Pink Is A Sad (o) Color” (Milano, 2019).
Dettaglio di Marco Siciliano
Il Monte Rosa – Bruno Marrapodi
L’intervento di Bruno Marrapodi, nell’inedita serie Locked, porta invece con sé la sua ossessione pittorica per l’icona del castello, elemento archetipico di romanzi e fiabe che diventa l’unità minima dei racconti dell’artista. Creati con tecniche tradizionali – penna a sfera su carta o acrilico su tela – o prodotti in formato digitale, i castelli di Marrapodi ripensano la loro semantica confondendo l’innocenza con la carnalità, la fantasia con il grottesco.
Bruno Marrapodi presenta opere inedite tutte realizzate a Barcellona durante il Lockdown.
Gli artisti:
Marco Siciliano
Attraverso l’analisi del dolore psicosomatico e delle distanze prossemiche, Marco Siciliano (Italia, 1991) indaga le relazioni tra i corpi attraverso progetti multidisciplinari. Nella sua pratica lo spazio assume un ruolo fondamentale come campo fenomenologico in cui i corpi costruiscono coordinate e interagiscono; uno spazio che si materializza come luogo intimo o come paesaggio sconosciuto, dove i corpi diventano visibili e si nascondono, si compongono e si frammentano. La fotografia e la sua accumulazione seriale appaiono come il filo conduttore della sua ricerca. Immagini e oggetti si moltiplicano nelle sue collezioni personali, formano costellazioni di significato nelle sue installazioni, e infine sono spesso riunite nuovamente in libri autoprodotti. Marco Siciliano attualmente vive a Berlino, dove frequenta i corsi di scultura di Monica Bonivicini presso l’Universität der Künste Berlin. Le sue mostre personali includono VERGISSMEINNICHT (Hošek Contemporary, Berlino e Superfluo, Milano, 2021); A-I-R Project (Futurdrom, Milano – a cura di Atto Belloli Ardessi) e Rose Overdose (Futurdrome, Milano, 2018 a cura di Atto Belolli Ardessi e Ginevra Bria).marcosiciliano.com
Bruno Marrapodi
La pratica pittorica di Bruno Marrapodi (Milano, 1982) nasce dalla sua ricerca sulla rappresentazione narrativa e figurativa. “Dipingo nello stesso modo in cui parlo: racconto, uso aneddoti e figure simboliche, riempio la storia di colori e dettagli, con un po’ d’ironia. Le immagini che emergono dalla mia pratica pittorica definiscono la mia esistenza, ma non la descrivono. Il mondo È sempre stato un luogo ostile, quindi lo guardo dall’esterno. La mia pittura è un’osservazione, un modo di rispondere all’ostilità del mondo, ma senza entrarci”, afferma l’artista. Bruno Marrapodi vive e lavora a Milano. Frequenta lo IED, Istituto Design Milano, specializzandosi in pittura. Le sue opere presentano un mix tra tradizione locale e narrazione grottesca. Ha sviluppato un interesse per il crimine, il cabaret e la poesia che si riflettono in modi diversi nelle sue opere. Di recente ha iniziato a produrre cortometraggi e un podcast. Nell’opera più recente di Bruno Marrapodi si nota una radicale sintesi degli elementi descrittivi delle sue scene. Alcuni elementi iconografici, come castelli e maiali, diventano assi centrali nei suoi dipinti, come archetipi di un mondo istintivo e fiabesco. Le sue opere appaiono oggi come primitive, delicate e selvagge allo stesso tempo. Tra le ultime mostre, la personale Survey Sea, nel 2018 e A black line across the Page, a Espronceda Institute of Art and Culture, Barcellona nel 2019.brunomarrapodi.it
MENTIROSA
Marco Siciliano e Bruno Marrapodi
a cura di Valentina Casacchia e Mariella Franzoni
DAL 21 NOVEMBRE AL 9 GENNAIO 2022
ESPAI SOUVENIR
TRAVESSIA DE SANT ANTONI 27
BARCELONA
Per visitare prenotarsi sul sito: