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WopArt 2021. Risultati e considerazioni di un’edizione di successo

Grande entusiasmo e tante vendite tra i corridoi di WopArt 2021. La fiera interamente dedicata alle opere su carta chiude l’edizione speciale con un successo cercato, preparato e raggiunto.

Sono state oltre 9.000 le persone che, nei tre giorni di apertura (oltre a quello inaugurale), hanno visitato i 32 stand (26 gallerie e 6 fondazioni culturali). Ad accoglierli i belli e particolari acquerelli firmati Hermann Hesse. La stessa mano che ha scritto Siddharta e Narciso e Boccadoro è stata anche autrice di delicati dipinti raffiguranti i paesaggi svizzeri. Accanto ad essi alcuni capolavori provenienti dalla collezione della BNP Paribas Swiss Foundation. Opere sfortunatamente solo in esposizione. Per fortuna che tutte le altre, invece, erano a disposizione dei tanti collezionisti arrivati fino a Lugano.

Gli acquisti si sono quindi orientati verso lavori di autori storici, quali Atanasio Soldati, František Kupka, Henry Moore, Pietro Consagra, Emilio Vedova, Mark Tobey, Afro o Damien Hirst proposti dalle Gallerie Pandora, Campaiola e Carzaniga a prezzi che andavano dai 7 ai 140 mila franchi svizzeri.

Hermann Hesse, Ohne Titel, 10. August 1928
Hermann Hesse, Ohne Titel, 10. August 1928

Ma anche le opere di autori contemporanei (con valore dai 1.000 ai 15,000 Chf) sono state molto apprezzate. Come quelle del giovane artista Jean-Marie Reynier, con un lavoro che entrerà nella collezione Olgiati; di Donato Piccolo (Galleria Mazzoli); di Giovanni Frangi e Flavio Paolucci (Galleria Kromya); di Enzo Facciolo e Milo Manara (Galleria Lucchetti). Buono il risultato anche di Expowall di Milano che ha venduto una book sculpture di Andrea Albanese e alcune fotografie di Sandro Miller, così come quello di Saya Art Gallery, una galleria proveniente da Teheran (Iran), che ha venduto 3 opere di due artisti contemporanei iraniani.

Nel complesso la fiera ha totalizzato vendite per un totale di oltre un milione di franchi svizzeri. Un paio di stand hanno centrato il cosiddetto “white glove” vendendo tutte le opere esposte.

I Talk, organizzati nell’ampia area dedicata al “Food, Drink, Media e Relax”, hanno ottenuto una grande partecipazione; tra questi si segnala quello dedicato alle cryptovalute, con un dibattito che ha coinvolto il pubblico, sul caso di Golden Arts (ArtN), il Token italiano recentemente lanciato e legato al mondo dell’arte e degli Nft, o i diversi dibattiti proposti da alcune Fondazioni, tra cui quella dedicata allo scultore Gianluigi Giudici.

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