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Hartung graffia, Morandi placa. Farsetti presenta l’asta di moderno e contemporaneo

Lotto 560, Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40x45 cm, stima 800.000/1.200.000 euro Lotto 560, Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40x45 cm, stima 800.000/1.200.000 euro
Lotto 560, Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40x45 cm, stima 800.000/1.200.000 euro
Lotto 560, Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40×45 cm, stima 800.000/1.200.000 euro
Sono circa 500 le opere che Farsetti intende esitare nelle tre sessioni necessarie per portare a termine l’asta dedicata all’arte Moderna e Contemporanea. L’appuntamento è fissato sia online che in presenza nella sede di Prato nelle date del 3-4 Dicembre.

I cataloghi, consultabili anche online, riportano un’attenta selezione di opere d’arte italiana e internazionale, con un particolare focus sul Novecento.

A guardare tutti dall’alto è, come spesso accade, il quotatissimo Giorgio Morandi. Top lot dell’evento il suo Natura morta dei primi anni Cinquanta (stima 800.000-1.200.000 euro). Come scrisse Francesco Arcangeli nella biografia pubblicata nel 1964 è un Morandi che “gioca sui chiari, in questa fase, con un’altezza, una concentrazione, una distaccata ma profonda poesia”.

Dalla stasi più marcata al movimento più suggerito. Tango Argentino, (stima 350.000/500.000 euro), di Gino Severini, raffigura una coppia di ballerini dalle forme sincopate e geometriche. Nel complesso la danza assume dei connotati tra l’astrattismo e il cubismo, capaci di esaltarne il dinamismo senza perdere l’equilibrio di forme e colori.

Giacomo Balla, Piedigrotta
Giacomo Balla, Piedigrotta

Analogie cromatiche e contenutistiche le ritroviamo in Piedigrotta di Giacomo Balla. Si tratta di uno dei rari esempi dell’uomo in movimento nel corpus storico di Balla (stima 450.000/650.000 euro).

Tra le numerose importanti opere di Ottone Rosai in vendita risalta un dipinto dai tratti estremamente moderni degli anni Trenta, Incontro Mussolini D’Annunzio (Incontro a Gardone), stimato 60.000/80.000 euro. Un momento di estrema difficoltà economica e sociale per Rosai (aveva infatti appena interrotto i rapporti con Soffici, Papini e Carrà), che si rivelò però il più fecondo dal punto di vista artistico.

Dei primi anni Cinquanta è invece un’iconica Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico (stima 200.000/280.000 euro). La statua malinconica di Arianna domina la piazza, e la coppia di personaggi sullo sfondo non riesce a turbare il silenzio del luogo. Gli elementi di sospensione, mistero, malinconia, attesa, inquietudine sono quelli che si respirano in ogni tela del Pictor Optimus.

Hans Hartung, T 1982-R27, 1982
Hans Hartung, T 1982-R27, 1982

Del fratello Alberto Savinio è invece la sposa fedele (stima 120.000/180.000 euro). Tra gli stranieri spicca Joan Mirò con un celebre lavoro del 1980 (stimato 60.000/90.000 euro).

Nella sezione dedicata all’Arte contemporanea ricordiamo un lavoro di Giuseppe Capogrossi, Superficie 737 (stimato 40.000/60.000 euro). Il segno inconfondibile dell’artista ha lasciato una traccia indelebile nella storia dell’arte del XX secolo. Così come lo Spazialismo di Paolo Scheggi, in asta con un’opera del 1967, Intersuperficie curva-blu (stima 130.000/180.000 euro).

Tra i Maestri stranieri in catalogo Hans Hartung, con un imponente lavoro dal formato museale e dall’atmosfera rarefatta e suggestiva tipica della sua produzione degli anni Ottanta (stimato 80.000/130.000 euro).

Paolo Scheggi, Intersuperficie curva-blu
Paolo Scheggi, Intersuperficie curva-blu

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