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Grafico, artista, poeta. Le mille vite di Giancarlo Moscara in mostra a Lecce

Il variegato universo di Giancarlo Moscara in mostra al MUST (Museo Storico Città di Lecce). Dalla sua ricerca artistica alla comunicazione d’impresa e l’attività editoriale. Dal 16 ottobre 2021 al 13 marzo 2022.

La mostra retrospettiva Giancarlo Moscara. Opere 1955-2019 rende omaggio, per la prima volta in maniera esaustiva e completa, a Giancarlo Moscara. Rende così nota a livello nazionale la sua originale ricerca artistica nella sua ricchezza e complessità. A partire dall’8 novembre si e aperta anche la sezione, visitabile su appuntamento, allestita nella Casa Museo Moscara – la casa dove l’artista ha vissuto e lavorato – dedicata alle opere giovanili (oli e disegni), ai piccoli formati e all’archivio della produzione relativa alla comunicazione industriale.

Pugliese, classe 1940, scomparso nel 2019, Giancarlo Moscara è un artista visionario, osservatore e interprete dei grandi temi dell’arte e della cultura contemporanea, che si è espresso in linguaggi diversi, dalla pittura alla grafica, dall’illustrazione alla poesia, giocando spesso con la tecnologia e manifestando una straordinaria attitudine di sperimentatore nella scelta di materiali sempre diversi a cui affidare colori e armonie.

La sua è stata la vita movimentata di un creativo di successo, tra Bari, Roma e Milano, gli intellettuali dell’Ecole Barisienne, i manager delle grandi imprese e le committenze negli ambiti più diversi. Come quello della comunicazione industriale che lo ha visto, tra gli anni ’70 e ’90, rivoluzionario innovatore dell’immagine di Iri, Eni, Agip, Vorwerk, Olivetti o dell’illustrazione politica – accanto ad Altan, Tullio Pericoli e Alfredo Chiappori tra i massimi rappresentanti in Italia di questa ‘scuola’ – con i disegni/editoriali per il periodico culturale Rinascita e i “Giornali murali” dell’ARCI. Il suo nome è legato anche alla casa editrice De Donato per la quale ha Inventato il volto della collana Dissensi e disegnato centinaia di copertine. Tutto ciò gli ha reso fama a livello nazionale lasciando ai margini della notorietà la sua ricerca artistica.

Il percorso cronologico si sviluppa dagli anni ’60 (la formazione dell’artista) sino agli ultimi lavori, realizzati nel 2019. L’organizzazione in aree tematiche, supportata da una particolare attenzione all’allestimento, ha lo scopo di coinvolgere direttamente il visitatore nella costruzione di una sua personale mappa emozionale, anche con il supporto di tecnologie innovative (video-installazioni) e fornisce la chiave di lettura per orientarsi nel labirinto di immagini e segni come appare a prima vista la ricca e poliedrica produzione di Moscara.

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