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Giovanni Battista Moroni, il nuovo catalogo generale presentato a Bergamo

Giovanni Battista Moroni, Lucia Albani Avogadro, detta La Dama in Rosso, 1554-1557, Olio su tela, 106.7 x 155 cm, The National Gallery, London | Foto: © The National Gallery, London Giovanni Battista Moroni, Lucia Albani Avogadro, detta La Dama in Rosso, 1554-1557, Olio su tela, 106.7 x 155 cm, The National Gallery, London | Foto: © The National Gallery, London
Giovanni Battista Moroni, Lucia Albani Avogadro, detta La Dama in Rosso, 1554-1557, Olio su tela, 106.7 x 155 cm, The National Gallery, London | Foto: © The National Gallery, London
Lucia Albani Avogadro, detta La Dama in Rosso (1554-1557), olio su tela, 106.7 x 155 cm, The National Gallery, London  © The National Gallery, London

L’Accademia Carrara di Bergamo presenta il volume Giovan Battista Moroni. Opera completa, a cura di Simone Facchinetti.

Si tratta del catalogo generale, per la prima volta a colori, delle opere del maestro originario della zona del bergamasco che va ad aggiornare la versione redatta da Mina Gregori oltre 40 anni fa, offrendo una panoramica dettagliata del percorso moroniano e della sua cronologia, con nuove attribuzioni e riconoscimenti. Alcune opere sono state inoltre ridatate e, sempre attraverso un meticoloso lavoro di ricerca condotto da Facchinetti, è stata fatta una nuova ipotesi sulla data della sua morte, sino ad ora ipotizzata tra il 1578 e il 1579. Questo prezioso volume, che raccoglie le informazioni relative alle oltre 220 opere realizzate dal Moroni oggi custodite nei principali musei europei e statunitensi, verrà presentato il 13 gennaio 2022 presso l’Accademia Carrara di Bergamo, che conserva 20 opere del pittore, il più importante corpus al mondo del Moroni. Ad accompagnare Facchinetti, lo storico dell’arte Francesco Frangi e Arturo Galansino, direttore di Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze.

Il sarto (1565-1570) è una delle opere più enigmatiche del ritrattista bergamasco, oggi conservata alla National Gallery di Londra
Il sarto (1565-1570) è una delle opere più enigmatiche del ritrattista bergamasco, oggi conservata alla National Gallery di Londra © The National Gallery, London

«L’origine del catalogo risale a un primo articolo del 1995, quando rintracciai documenti relativi a tre pale d’altare di Moroni, consentendomi in parallelo di formulare una nuova ipotesi sulla data di morte dell’artista. Da allora ho continuato la ricerca che ha avuto una propulsione in occasione delle mostre che ho curato nel 2004 a Bergamo, nel 2014 a Londra e nel 2019 a New York. Ma soprattutto quando Fondazione Credito Bergamasco ha scelto di sostenere gli studi su Moroni in parallelo alla campagna di restauri sulle opere dell’artista» ha detto Simone Facchinetti.

La copertina del volume
La copertina del volume a cura di Simone Facchinetti

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