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Dirigente del Ministero della Cultura a 34 anni? Possibile, basta chiamarsi Verdone jr

Carlo Verdone con il figlio Paolo (foto dagospia) Carlo Verdone con il figlio Paolo (foto dagospia)
Carlo Verdone con il figlio Paolo (foto dagospia)
Carlo Verdone con il figlio Paolo (foto dagospia)

Il Tempo ricostruisce (con malizia) i successi “ministeriali” di Paolo, figlio di Carlo Verdone. Senza che abbia vinto un concorso?

Paolo Verdone, figlio di Carlo”. Con questa specifica Gianfranco Ferroni apre su Il Tempo la sua rubrica “Veleni in piazza” dedicata al giovanissimo dirigente del MiC. Un’annotazione non indispensabile, che ammanta di una certa malizia la pungente frecciata. “Qui i giovani fanno carriera”, cita il giornalista dal refrain imperante al Ministero della Cultura, guidato da Dario Franceschini. E parte la ricostruzione della vicenda del “figlio di…”: che comunque non fa mai cenno – aggiungiamo noi – alle capacità di Verdone junior, che non possono essere tendenziosamente trascurate solo per sottolineare la “familiarità”. Un fatto salta all’occhio: non si parla di concorsi vinti, e se questo fosse confermato giustificherebbe l’affondo.

Classe 1987, aveva ottenuto una nomina a ‘consigliere del ministro’, due anni fa, per le ‘politiche territoriali e di coesione’”, ricostruisce Ferroni. “ll classico rapporto di collaborazione coordinata e continuativa originato dal ‘rapporto fiduciario’ con il ministro Franceschini. Con un trattamento economico ‘di livello dirigenziale non generale’ (ovvero, 65 mila euro lordi)”. E qui cominciano i maldipancia: con migliaia di qualificati studiosi che affollano i palazzetti dello sport per snervanti e spesso illusòri concorsi, guarda caso a guadagnare il “rapporto fiduciario” con il ministro è il figlio trentenne di un noto artista.

Nel frattempo Verdone jr si è fatto apprezzare sempre di più nella ‘stanza dei bottoni’ di via del Collegio Romano”, continua Il Tempo, “(anche per la perfetta conoscenza della lingua tedesca, grazie agli studi conseguiti nella Scuola Germanica di Roma): ora nelle presentazioni dei convegni viene indicato come ‘direttore Servizio III Relazioni Internazionali del Segretariato Generale’, oltre che ‘dirigente Servizio VI Eventi, mostre, e manifestazioni’. Sempre sotto lo sguardo vigile (e premuroso) di Salvatore Nastasi”. Noi siamo per natura ottimisti: ma qualcuno potrebbe chiarire se il signor Verdone ha mai vinto in concorso per avviare questa rapidissima carriera? Grazie.

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