Dalle chiavi della prigione ai disegni: annullata l’asta di memorabilia di Nelson Mandela in programma da Guernsey’s a New York a fine gennaio
Il governo sudafricano si è opposto alla vendita dedicata a oggetti di Nelson Mandela sostenendo che diversi pezzi, inclusa la chiave della cella della sua prigione, siano stati esportati illegalmente dal Paese.
Mandela, morto nel 2013, ha trascorso 27 anni in carcere. La struttura di massima sicurezza a Robben Island, dove è stato imprigionato per 18 anni, è stata chiusa dal 1991 ed è stata trasformata nel Robben Island Museum, incluso nel patrimonio mondiale dell’UNESCO e nel patrimonio nazionale sudafricano.
Molti degli oggetti dell’asta annullata sono stati consegnati dai familiari dello stesso Mandela. La vendita era stata organizzata per raccogliere fondi per un giardino commemorativo e un museo dedicato alla vita di Mandela nel suo luogo di sepoltura.
Il catalogo, composto di 33 lotti, era intitolato “Important Artefacts from the Life of Nelson Mandela“. La vendita era prevista per il 28 gennaio. Secondo la casa d’aste avrebbe incassato 5 milioni di dollari.
Il pezzo forte e il più controverso, la chiave della cella della prigione consegnata da Christo Brand, una guardia di Robben Island che divenne un grande amico di Mandela durante la prigionia.
Altri oggetti includevano opere realizzate da Mandela, tra cui un dipinto del faro di Robben Island e un disegno in bianco e nero di una catena che si spezza.