L’asta serale di “Editions” di Phillips del 19 gennaio è stata guidata dai ritratti delle bellissime Marilyn Monroe e Kate Moss, rispettivamente muse di Andy Warhol e di Banksy. La battaglia si è chiusa con la vittoria del giovane street artist sul re della Pop Art
A onor del vero, spetterebbe a Warhol l’incoronazione per il top price grazie all’aggiudicazione per £352,800 del ritratto della regina Elisabetta II. Mentre a Banksy tocca ufficialmente il secondo posto con la sua “Kate Moss (Purple/Orange)” del 2005 battuta a £239,400. Volendo però concentrarsi su una competizione tra muse e tra giganti dell’arte, il confronto andrebbe fatto con la Marilyn a fondo verde realizzata dall’artista di Pittsburg nel 1967 che è arriva terza con £207,900.
La supermodella inglese è stata ritratta da Banksy proprio nello stile della Monroe di Warhol. E fino a pochi anni fa non si sarebbe potuto immaginare un testa a testa tra i due artisti a queste cifre nè che i valori di mercato, almeno nella categoria delle stampe, del giovane anonimo street artist potessero superare quelli di Warhol.
I ritratti di Marilyn Monroe di Andy Warhol sono l’apice della Pop Art. Poco dopo aver saputo della morte dell’attrice nell’agosto del 1962, Warhol perlustra i negozi di cimeli cinematografici di tutta New York alla ricerca dell’immagine perfetta per commemorare la star di Hollywood. La scelta è ricaduta su un’immagine tratta da Niagara, il film del 1953 diretto da Henry Hathaway che lanciò definitivamente la carriera di Marilyn. Con questa immagine, Warhol ha immortalato la Monroe in oltre cinquanta dipinti.
Per Warhol, Marilyn Monroe incarnava perfettamente la mercificazione delle icone. Ha replicato il suo viso in modo compulsivo. Pensare a Warhol significa spesso pensare a Marilyn, con i colori audaci, gli occhi sensuali immediatamente riconoscibili e l’iconica semplificazione delle forme.
Altrettanto audace e seducente è la Kate Moss di Banksy, che con questo ritratto della modella considerata un’icona della moda rende omaggio a ritratti di Marilyn Monroe di Warhol. La Moss, infatti, sfoggia i tratti distintivi della Monroe: i riccioli, le lunghe ciglia, le labbra cariche di rossetto. L’uso di Banksy di colori piatti in toni contrastanti vuole proprio catturare l’estetica Pop di Warhol. Sebbene Moss ricordi molto la Monroe, non imita il suo sguardo: la star di Hollywood fissa lo spettatore in modo seducente, dritto negli occhi. Mentre Kate Moss guarda lontano, oltre lo spettatore, disinteressata e distante. Nel ricreare il lavoro di Warhol, Banksy sembra volere lodare l’artista e tracciando un parallelo tra le due muse, sembra tracciare anche un parallelo tra se stesso e Warhol.
Warhol ha venduto tutti i 24 lotti in catalogo. La maggior parte al di sopra delle stime. I quattro lotti raffiguranti le zuppe Campbell’s hanno fatto scintille. Spicca “Tomato, from Campbell’s Soup I (F. & S. 46)” del 1968, partita da una stima di £15,000 si è fermata a ben £132,300 (lotto 62). Molto bene anche le diverse versioni della Santa Apollonia, quella che la raffigura quattro volte ha fatto £50,400 (lotto 58).
Anche i cinque lotti di Banksy in vendita sono rimasti nelle stime o le hanno superate. Immancabile la bambina con il palloncino rosso, battuta a £163,800.
La Evening Sale ha visto il 100% di venduto e diversi nuovi record realizzati. Il totale combinato delle due sessioni è stato di £5 milioni, il più alto raggiunto dalla casa a Londra per questa categoria.
Aste: 19 e 20 gennaio 2022
Tutti i risultati qui: www.phillips.com