Le Violon d’Ingres (1924) di Man Ray va in asta a maggio 2022 da Christie’s. La famosa fotografia che ritrae la schiena nuda di una donna dove campeggiano le due effe tipiche della cassa di un violino è stimata tra i $5 milioni e i $7 milioni. Se la previsione sarà confermata, l’opera diventerà la fotografia più costosa mai venduta all’asta.
Non una semplice stampa quella che Christie’s porta all’asta nell’evento nominato The Surrealist World of Rosalind Gersten Jacobs & Melvin Jacobs. Le Violon d’Ingres (1924) di Man Ray in asta a maggio è considerata una copia fotografica originale. Ciò significa che è stata realizzata nel o nel periodo in cui è stato prodotto per la prima volta il negativo corrispondente. Elemento non da poco, che rende il lotto prezioso agli occhi degli esperti di fotografia. Il resto lo fa la fama dell’opera. Una delle immagini più iconiche della storia dell’arte. Uno scatta che sintetizza l’amore di Man Ray per la sua musa ispiratrice Kiki de Montparnasse.
L’attuale record per una fotografia di Man Ray è stato stabilito nel 2017, quando un’edizione originale di Noire et Blanche (1926) è stata venduta per $ 3 milioni da Christie’s a Parigi. L’attuale record d’asta per una fotografia è detenuto invece da Andreas Gursky, il cui paesaggio Reno II del 1999 è stato venduto da Christie’s nel 2011 per $4,3 milioni.
Le Violon d’Ingres potrebbe superare entrambi. Viene offerto come primo lotto dell’incanto dedicato a Rosalind Gersten Jacobs e Melvin Jacobs, collezionisti di New York che avevano stretto profondi legami con i circoli surrealisti. I Jacobs acquistarono Le Violon d’Ingres direttamente da Man Ray nel 1962 e da allora l’hanno conservato nella loro collezione. La stessa che ora Christie’s si occupa di vendere. Al suo interno spiccano anche le opere Vija Celmins, René Magritte e William N. Copley.
Per restituire una proporzione dell’importanza della vendita, possiamo tornare alla vendita dedicata a Man Ray che proprio Christie’s ha tenuto nel 2021. Nell’occasione la maison aveva venduto 200 oggetti e opere appartenute all’artista per un totale di $7,1 milioni. Ovvero la stessa cifra che potrebbe raggiungere Le Violon d’Ingres. Un incanto eccezionale, dunque, destinato a segnare un capitolo importante nella storia del mercato fotografico.