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Richter, Warhol, Rothko: la collezione Macklowe torna da Sotheby’s in primavera

GERHARD RICHTER, SEESTÜCK (SEASCAPE), 1975. ESTIMATE $25-35 MILLION.
GERHARD RICHTER, SEESTÜCK (SEASCAPE), 1975. ESTIMATE $25-35 MILLION.

Richter, Warhol, Rothko guideranno l’asta della collezione Macklowe che tornerà sotto il martello di Sotheby’s a New York il prossimo 16 maggio. Stima 200 milioni di dollari

Lo scorso 15 novembre, l’asta white-glove (100% di venduto) di 35 opere della collezione Macklowe ha realizzato 676,1 milioni di dollari ed è stata l’asta di maggior valore per una singola collezione organizzata da Sotheby’s.

Questi risultati sono stati un omaggio all’arte del collezionismo nella sua forma più alta: la raccolta -spiega Brooke Lampley (Sotheby’s Chairman & Worldwide Head of Sales for Global Fine Art)- racconta «la storia dell’arte con la massima precisione e chiarezza. Ogni artista è qui rappresentato all’apice del suo potere creativo».

Questa primavera, Sotheby’s offrirà altre 30 opere di questa collezione, gli highlights della vendita saranno visibili da oggi, 18 febbraio, nelle gallerie di Sotheby’s Londra e andranno all’incanto a New York il 16 maggio 2022.

La dispersione di questa raccolta è arrivata in seguito alla decisione dei due coniugi di separarsi dopo  cinquant’anni di matrimonio. Durante la procedura di divorzio, nel 2018, un giudice di New York ha imposto al magnate immobiliare Harry Macklowe  (fondatore delle Macklowe Properties Inc. e proprietario di alcuni grattacieli nella Grande Mela nonché dell’Apple Store sulla Fifth Avenue) e a sua moglie Linda di vendere 65 opere d’arte e di dividerne i proventi.

L’asta di maggio vedrà il ritorno di alcuni artisti di spicco già presenti nell’asta di novembre scorso, questa volta rappresentati da opere prodotte in momenti diversi, ma ugualmente importanti, che agiscono da contrappunto critico alle loro controparti di novembre.

Tra questi, Gerhard Richter è rappresentato da Seascape, un dipinto del 1975 che rappresenta la bellezza del mondo naturale ed allo stesso tempo gioca sul binomio tra fotografia e pittura (st. $25-35 milioni). Ritorna anche Andy Warhol, rappresentato questa volta da una delle sue ultime opere, un autoritratto monumentale (st. $15-20 milioni), apparso l’ultima volta nel 1996. Mark Rothko torna con il coloratissimo Untitled del 1960, risalente a uno dei periodi cruciali per la carriera dell’artista (st. $35-50 milioni). Dopo il successo dei due dipinti di Willem de Kooning offerti nella vendita di novembre (Untitled XXXIII del 1977, che ha totalizzato $24.393.000; e Untitled IV del 1983, che ha raggiunto $18.935.250), la vendita di maggio includerà altre due importanti opere dell’artista: Untitled del 1961, e Untitled XIII del 1984.

Andy Warhol, Self Portrait, 1986, Est. 15,000,000 – 20,000,000
Mark Rothko, Untitled, 1960 Est. 35,000,000-50,000,000
Willem de Kooning, Untitled, 1961, est. $7-10 million

In catalogo anche Jean Dubuffet, il cui radicale Grand Nu Charbonneux, lavoro che testimonia un momento di svolta per l’artista, è stato esposto in quasi tutte le grandi mostre dedicate all’artista (st. $4-6 milioni). Insieme queste trenta opere tracciano l’apice della produzione artistica occidentale degli ultimi ottant’anni, da Alberto Giacometti e Pablo Picasso fino a Sigmar Polke, Cy Twombly, Roy Lichtenstein, Jeff Koons, Agnes Martin, Mark Grotjahn e altri.

Jean Dubuffet, Grand Nu Charbonneux,1944, Est. 4,000,000- 6,000,000

Gli highlight

Dopo le nove Marilyn da oltre 47 milioni di novembre, il titano della Pop Art  Andy Warhol torna con un autoritratto dipinto nel 1986, pochi mesi prima della sua morte avvenuta nel febbraio 1987. “Self-Portrait” fa parte dell’ultimo corpo di opere di Andy Warhol, la serie “Fright Wig”. Fino ad ora, questo ritratto a grandezza naturale è stato esposto pubblicamente solo una volta nella mostra di Anthony d’Offay del 1996: Vanitas: Skulls and Portraits by Andy Warhol.  Stima: $15-20 milioni

Anche per Jeff Koons, è un ritorno. Con la scultura “New Hoover Convertibles, New Shelton Wet/Dry 10 Gallon Doubledecker ” del 1981-1986 sarà in catalogo con una stima di $3.5-4.5 milioni. Questa scultura appartiene alla serie The New di Koons, delle aspirapolvere nuove di zecca  messe ironicamente in una teca per proteggerle proprio dalla polvere e dalla sporcizia che sarebbero destinate a rimuovere.

Sigmar Polke sarà presente con due lavori. Il primo è una tela degli anni Sessanta, serie che possono essere interpretate come una contemplazione ironica delle seducenti, ma alla fine vuote, promesse di una società basata sul consumo. “Plastik-Wannen (Plastic Tubs)” del 1964, uno dei pochi dipinti a olio creati da Polke in questo periodo, raffigura oggetti quotidiani e banali rappresentati come scintillanti e seducenti oggetti del desiderio su giornali e riviste. Stima: $3.5-4.5 milioni

Sigmar Polke, Plastik-Wannen (plastic Tubs), 1964, Est. 3,500,000-4,500,000

“The Copyist” del 1982 appartenente invece al “secondo atto” dell’opera pittorica di Polke. In queste ultime opere, l’artista ha cercato di riflettere sui concetti di originalità e autorialità. La figura in primo piano è stata comunemente interpretata come Polke stesso impegnato nella pratica della copia, forse per mettere in discussione il modo in cui l’informazione pittorica è stata condivisa nel corso dei secoli, con gli artisti che tradizionalmente si affidavano alle copie, invece di osservare e interpretare la realtà intorno a loro per creare arte. Stima: $3-4 milioni

Sigmar Polke, The Copyist, 1982, Est. 3,000,000-4,000,000

Tra i maestri dell’astrale non poteva mancare Mark Rothko. Fu suo il top Price dell’asta di novembre con No. 7  (1951), composto da tre blocchi monocromi di rosa, chartreuse e arancione venduto per $82 milioni, la seconda opera più costosa di Rothko mai venduta sul mercato. Non era andata distante dal record assoluto dell’artista: gli $86,8 milioni spesi nel 2012 quando Orange, red, yellow (1961) è stato venduto da Christie’s.
A maggio sarà in catalogo con “Untitled” del 1960 a una stima di $35–50 milioni. Esempio tipico dell’astrazione firmata Rothko, risale a uno dei più importanti periodi di sviluppo artistico della sua carriera. Qui, Rothko cambia i colori intensi delle sue tele degli anni Cinquanta con una tavolozza più tonale, ricca di porpora, blu scuri e rossi scuri. Mai esposto prima in pubblico, Untitled è una dei soli 19 dipinti su tela eseguiti dall’artista nel 1960, di questi quasi la metà appartengono ora a collezioni di musei.

“Untitled” del 1961 di Willem de Kooning (Stima: $7-10 milioni), è un lavoro che collega la sua passione per i paesaggi con la sua esplosiva astrazione gestuale, tipica della metà degli anni Settanta. Esposto in molte importanti mostre personali, ben si sposa in quest’asta con “Untitled XIII” del 1984 – una tela lirica che caratterizza lo stile del suo ultimo decennio.

Risale al 1975 “Seascape” di Gerhard Richter (Stima $25-35 milioni). Acquistata nel 1998, quest’opera monumentale mostra le caratteristiche dei dipinti fotografici di Richter e anticipa le sue tendenze astratte. La tela evoca i paesaggi romantici e sublimi di Caspar David Friedrich, i famosi studi di nuvole di John Constable e gli effetti di luce atmosferica di J.M. W. Turner, pur essendo decisamente contemporaneo. Nella vendita del 2021 della collezione era presente con un monumentale “Abstraktes Bild” del 1993 che era passato di mano per 33,010,500 USD.

L’immancabile Pablo Picasso è in asta con “Jeune homme”, 1958 una rara scultura in bronzo del 1958, uno dei due soli calchi di questo soggetto (Stima: $1-1.5 milioni). Il modello originale sul quale si basa è stato creato da pezzi di legno che l’artista trovò vicino alla sua casa ‘La Californie’ sulla costa mediterranea della Francia.

Infine si segnala il ritorno di Alberto Giacometti con “Diego sur stèle II” del 1958. A novembre il suo “Le Nez” aveva realizzato  78,396,000 USD. La sculture dei maggio ha una stima molto più contenuta, $7-10 milioni, ma
raffigura il suo soggetto preferito, suo fratello Diego. E’ la seconda di tre versioni dell’opera, nonché la piú materica della serie. La scelta di Giacometti di includere Stèle II e Stèle III nella sua mostra alla Biennale di Venezia del 1962, ci conferma la grande importanza della serie.

sn PABLO PICASSO. dx: ALBERTO GIACOMETTI
Alberto Giacometti, STÈLE II, 1958, Est. 7,000,000- 10,000,000

The Macklowe Collection, il tour espositivo: 

London
22 Feb–2 March

Palm Beach
17–20 March

Shanghai
19–20 March

Taipei
14–15 April

Hong Kong
24–29 April

www.sothebys.com

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