Burns lavora a un film di 4 ore complessive da lui diretto e prodotto, con Sarah Burns e David McMahon, la cui uscita è programmata per il 2024 sulla PBS
“Un poliedrico italiano del XV secolo di sbalorditiva immaginazione e profondo intelletto”. Così la scheda di presentazione definisce Leonardo Da Vinci, anticipando solo l’ultima delle moltissime fatiche a lui dedicate dal mondo del cinema. Ma stavolta c’è un motivo di speciale interesse: visto che del genio rinascimentale si occuperà Ken Burns, uno dei più prestigiosi documentaristi viventi. Che per le sue opere, realizzate utilizzando materiale fotografico d’archivio, ha vinto due Emmy Award e ha ricevuto due nomination per i premi Oscar. Fra i suoi documentari più famosi ci sono The Civil War (1990), Baseball (1994), Jazz (2001), The War (2007), The National Parks: America’s Best Idea (2009), Prohibition (2011), The Central Park Five (2012).
Ora dunque uscirà per la prima volta dall’ambito americano solo per tuffarsi nello straordinario mondo leonardesco. Con un film di 4 ore complessive da lui diretto e prodotto, con Sarah Burns e David McMahon, la cui uscita è programmata per il 2024 sulla PBS. Burns anticipa che si avvarrà come fonti dei celebri taccuini personali di Leonardo, oltre che di resoconti della sua vita e dei suoi tempi. Il film conterrà poi interviste con studiosi, artisti, ingegneri, inventori. “Un ritratto intimo di un singolare visionario, la cui Monna Lisa, L’ultima cena e L’uomo vitruviano sono tra le opere più celebri conosciute dall’uomo”, puntualizza il regista. “Il cui impegno artistico a volte sembra un complemento delle sue attività scientifiche e ingegneristiche”.