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Il Novecento riletto attraverso i mosaici di Maurizio Galimberti, al Museo Diocesano

Maurizio Galimberti, Martin Luther King, 1963, Bob Fitch photography Archive Department of Special collections, Stanford University Libraries 

Da oggi, 1 marzo, fino al primo maggio 2022, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano presenta Uno sguardo sulla nostra storia. Curata da Denis Curti, l’esposizione presenta 30 fotografie di grande formato di Maurizio Galimberti. L’artista ripercorre in questo progetto la storia dell’ultimo Secolo, la nostra storia, attraverso immagini fortemente emblematiche che ne rievocano i momenti salienti.

Maurizio Galimberti, famoso per i suoi ritratti alle celebrità del cinema, dello sport, della cultura, si confronta in questa occasione con la storia del Novecento. Ripercorre il secolo passato attraverso i suoi protagonisti, come Giovanni Paolo II, Nelson Mandela, Madre Teresa di Calcutta. Inoltre, sono presentati episodi cruciali che hanno caratterizzato lo svolgimento della Storia, dalla guerra in Vietnam, all’attentato alle Twin Towers, alla pandemia di Covid-19.

Maurizio Galimberti, Bimbo Cambogiano, 1978

Galimberti, Ambassador Fuji dal 2017, presenta in questa mostra mosaici di fotografie istantanee, nei quali il soggetto viene scomposto in numerosi scatti, spesso corrispondenti a diverse prospettive, e ricomposto in un’immagine sfaccettata. Grazie a questo modus operandi, l’artista riesce a rendere delle fotografie celebri a tutti noi ancora più universali, costringendoci a osservare in maniera quanto più attenta e minuziosa l’immagine presentata. Vengono messi in risalto aspetti che negli scatti originari rappresentano “lo sfondo”, ma che attraverso la creazione del mosaico acquistano una forte carica emotiva e simbolica. Un viaggio emotivo e toccante, che termina con una fotografia tragicamente attuale: l’interminabile fila di automobili che tentano di lasciare Kiev, del 25 febbraio 2022.

Il conflitto mondiale, i campi di sterminio, la guerra in Vietnam, gli anni di piombo, la crisi del Medio Oriente, l’attentato alle Torri Gemelle, i numerosi esodi dei profughi, la pandemia di Covid-19; per evocare questi eventi Galimberti utilizza come punto di partenza scatti realizzati da altri fotografi, che egli sceglie e fa propri. Le opere presenti in mostra sono tutte realizzate nel 2020-2021.

Maurizio Galimberti, Falcone e Borsellino, 1992, fotografia di Tony Gentile 

La sua rilettura fotografica si configura come una sorta di esplosione; è l’osservatore che ha il compito di ricomporre un complesso puzzle che si sposta nel tempo e nello spazio. Queste immagini non vogliono spiegare i fatti, non vogliono dare delle risposte. Vogliono invece sollecitare profondi interrogativi. 

Con i suoi ready made l’artista esplora e analizza il nostro passato e la nostra storia, non solo con scene dolorose e tristi, ma anche con fotografie cariche di speranza. “In questo percorsosottolinea Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano la storia del Novecento viene vista attraverso episodi fortemente drammatici, con immagini che in molti casi sono rimaste impresse in ciascuno di noi, ma anche attraverso personaggi, volti e gesti che raccontano la possibilità di sguardo positivo sul reale”.

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