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Trame Giapponesi. A Venezia in mostra la storia del teatro nō

Scuola Kanō, Tomoe Gozen che disarciona un nemico, inizio XVIII sec. Kakejiku (rotolo dipinto), seta, 115,5 x 58 cm.Museo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 12034/4121. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura Scuola Kanō, Tomoe Gozen che disarciona un nemico, inizio XVIII sec. Kakejiku (rotolo dipinto), seta, 115,5 x 58 cm.Museo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 12034/4121. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura
Scuola Kanō, Tomoe Gozen che disarciona un nemico, inizio XVIII sec. Kakejiku (rotolo dipinto), seta, 115,5 x 58 cm.Museo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 12034/4121. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura
Scuola Kanō, Tomoe Gozen che disarciona un nemico, inizio XVIII sec. Kakejiku (rotolo dipinto), seta, 115,5 x 58 cm.Museo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 12034/4121. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura
Nell’ambito del programma Venezia 1600, che celebra i sedici secoli dalla mitica fondazione della città, il Museo d’Arte Orientale annuncia la mostra TRAME GIAPPONESI. Costumi e storie del teatro nō al Museo d’Arte Orientale di Venezia, a cura della direttrice Marta Boscolo Marchi. Dal 26 marzo al 3 luglio 2022.

Il Museo d’Arte Orientale di Venezia – situato all’ultimo piano di Ca’ Pesaro – espone dipinti, stampe, fotografie, documenti, costumi, strumenti musicali e maschere legati a una delle più celebri forme teatrali giapponesi: il teatro nō. Una specialità arrivata per la prima volta in Europa grazie al 13. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia del 1954.

La gran parte degli oggetti e delle opere esposte fanno parte della collezione del museo; a questi si aggiungono prestiti da collezioni private, oltre che una serie di fotografie inedite di Fabio Massimo Fioravanti, che dal 1989 porta avanti un lavoro di ricerca sul teatro nō.

Inaugurato nel 1928, primo museo statale italiano a occuparsi di arte asiatica, il Museo di Arte Orientale di Venezia custodisce la grande collezione del principe Enrico di Borbone Parma, divenuta parte del patrimonio pubblico nel 1925 e da allora ospitata all’ultimo piano di Ca’ Pesaro. Tra le opere e i manufatti di questa raccolta spiccano – per numero e per qualità – quelli giapponesi del periodo Edo (1603 – 1868), tra i più significativi per lo sviluppo dell’arte giapponese. Ne fanno parte anche i costumi e le opere esposte: dipinti, stampe e paraventi mostrano la diffusione di quelle vicende, tratte da poemi, leggende e storie del passato, che ispirarono tanto i testi teatrali quanto le iconografie.

Karaori, seconda metà XIX secolo. Seta, oro cartaceo, 168 x 102 cmMuseo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 12783/1239. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura
Karaori, seconda metà XIX secolo. Seta, oro cartaceo, 168 x 102 cmMuseo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 12783/1239. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura

La sezione centrale dell’esposizione, nonché la più ricca, è dedicata ai costumi di scena, acquistati dal principe Enrico nel corso del suo lungo viaggio intorno al mondo tra il 1887 e il 1889, ora conservati nei depositi del museo e mai esposti al pubblico nel loro insieme fino ad ora. Nel teatro nō il costume di scena focalizza l’attenzione dello spettatore rivelando la natura, l’età e la classe sociale del personaggio; un ruolo fondamentale è anche quello della maschera: a corredo dei costumi, ne verranno esposte alcune dalla collezione di Renzo Freschi di Milano.

L’accompagnamento musicale del nō è affidato tradizionalmente allo hayashi. L’ensemble – che accompagna il canto-recitazione, l’entrata e l’uscita degli attori e la danza – è costituito da uno strumento a fiato (flauto, fue o nōkan) e da tre strumenti a percussione: kotsuzumi, ōtsuzumi e taiko. In esposizione saranno presentati tutti gli strumenti dello hayashi facenti parte della collezione del Museo in una sezione dedicata.

A sinistra: Hakushiki jō, XVI-XVII secolo, legno di cipresso hinoki, crine di cavallo, h 18 cm.Collezione Renzo Freschi, Milano. © Pietro Notarianni A destra: Namanari, XIX secolo, legno, h 21 cm.Collezione Renzo Freschi, Milano. © Pietro Notarianni
A sinistra: Hakushiki jō, XVI-XVII secolo, legno di cipresso hinoki, crine di cavallo, h 18 cm.Collezione Renzo Freschi, Milano. © Pietro Notarianni
A destra: Namanari, XIX secolo, legno, h 21 cm.Collezione Renzo Freschi, Milano. © Pietro Notarianni

La messinscena contemporanea dei drammi è evocata attraverso la documentazione fotografica di Fabio Massimo Fioravanti, che dal 1989 porta avanti un lavoro sul teatro nō. Dal suo archivio sono state selezionate 18 immagini inedite che catturano alcuni momenti salienti della rappresentazione e della gestualità misurata degli attori non solo sul palcoscenico ma anche dietro le quinte – nella stanza dello specchio detta kagami no ma – o lungo il ponte che da questa conduce alla scena. Alle foto si aggiunge il docufilm The Flight of the Heron, di Giuliano Cammarata e Alessio Nicastro, dedicato all’attività del maestro Udaka Michishige.

Una sezione speciale ripercorre l’arrivo del teatro nō in Europa attraverso una serie di spettacoli tenutisi proprio a Venezia nel 1954. In quell’anno, infatti, la città celebrava il settecentesimo anniversario della nascita di Marco Polo e in occasione del 13. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia un gruppo di attori delle scuole Kanze e Kita segnò la storia delle arti performative esibendosi al Teatro Verde dell’Isola di San Giorgio tra il 6 e il 7 agosto 1954. Attraverso le immagini e i documenti conservati presso l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, è oggi possibile ricostruire le fasi di questo scambio così importante tra Venezia e il Giappone.

Utagawa Kunisada, Nagatsuki (Il nono mese), dalla serie Jūnikagetsu no uchi (I dodici mesi) 1850/1851. Xilografia policroma, 369 x 251 mm. Editore: Tsuda Genshichi.Museo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 11622/3847. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura
Utagawa Kunisada, Nagatsuki (Il nono mese), dalla serie Jūnikagetsu no uchi (I dodici mesi) 1850/1851. Xilografia policroma, 369 x 251 mm. Editore: Tsuda Genshichi.Museo d’Arte Orientale di Venezia, inv. n. 11622/3847. Direzione regionale Musei Veneto, su concessione del Ministero della Cultura

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