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Cronaca e storia unite dall’arte. Davide Cantoni in mostra al MANN di Napoli

Palmyra Syria (2017) disegno bruciato e matite colorate, cm 92 x 122 - courtesy l'artista e BLINDARTE Palmyra Syria (2017) disegno bruciato e matite colorate, cm 92 x 122 - courtesy l'artista e BLINDARTE
Palmyra Syria (2017) disegno bruciato e matite colorate, cm 92 x 122 - courtesy l'artista e BLINDARTE
Palmyra Syria (2017) disegno bruciato e matite colorate, cm 92 x 122 – courtesy l’artista e BLINDARTE
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita, nelle sale della Collezione Farnese, la mostra Of Men and Giants: The dreams of History of Elisabetta di Davide Cantoni. Curata da Memmo Grilli, l’esposizione è visitabile dal 6 ottobre al 16 dicembre 2022.

Due le caratteristiche peculiari – la tecnica innovativa e l’intensità narrativa – delle opere di Davide Cantoni, due i cicli in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: 2 degrees e Les Etrangers.

I lavori, realizzati con la tecnica della bruciatura su carta eseguita tramite lente di ingrandimento, dialogano con le celebri sculture esposte al Museo. Un meccanismo di incontro e scontro tra giganti e uomini, storia indelebile e notizie passeggere. Da una parte la fragilità delle immagini e la sottigliezza delle forme di Cantoni, dall’altra la prestanza fisica impattante delle sculture della Collezione Farnese. creano un contesto estremamente sensibile e riflessivo, mentre i toni sottili e delicati della colorazione accuratamente introdotta in alcune parti dei disegni contribuiscono alla creazione di un nuovo tipo di bellezza della superficie.

La connessione tra i due lavori riporta alla storicizzazione delle immagini di cronaca, la cui pubblicazione brucia la loro rilevanza come “notizia”, con la conseguente sostituzione da parte di nuove immagini e notizie. L’artista bruciando le opere, brucia la notizia e contemporaneamente la eleva ad opera d’arte, salvandola dall’oblio.

Nelle opere del ciclo 2 degrees, il tema si incentra sulle conseguenze del surriscaldamento globale. Cantoni pone l’accento su come tali problematiche debbano uscire dai salotti della politica internazionale e coinvolgere direttamente le persone. Le immagini, fragili per effetto delle bruciature, dimostrano come questa piccola misura espressa in gradi – 2 – possa creare enormi differenze, portando il mondo per la prima volta davanti ad una catastrofe di proporzioni globali creata dall’uomo stesso, l’era dell’antropocene.

Per la serie de Les Etrangers, l’artista prende spunto dal capolavoro letterario del 1942 di Albert Camus L’Étranger (Lo Straniero). Il libro racconta del sentimento di indifferenza e di alienazione che in certi casi si sviluppa nell’individuo, e che l’artista da sempre addita come uno dei mali della società. Gli stranieri in questo caso sono tutti protagonisti di episodi di cronaca, che invadono per un breve periodo le pagine di giornali e telegiornali per poi diventare spunto per conversazioni effimere, fino a dissolversi con la diffusione di nuove immagini.

A queste serie si aggiungono due opere. Palmyra: un telone fotografico nero, dipinto mediante candeggina e raffigurante l’immagine dei resti del teatro dell’antica città Palmyra (Syria), distrutto nel 2015 dai militanti Isis/Daesh. La candeggina che disinfetta, pulisce e rimuove il colore sulla tela nera richiama le bandiere del ex-califfato. E Ukraine Flag, una bandiera integra eppur divisa da un gesto distruttivo, un campo azzurro e uno giallo separati da bruciature.

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