Veduta della mostra Marco Bagnoli. Nel Paesaggio di Xvarnah alla Galleria Christian Stein, Milano, Giardino degli Specchi, 2020; Dove Porta, 2021;, Ema Kham Sum, 2021
La Galleria Christian Stein presenta Nel Paesaggio di Xvarnah, personale di Marco Bagnoli in mostra fino al 7 maggio 2022, nella sede di Corso Monforte 23, Milano. L’installazione ambientale, realizzata per l’occasione dall’artista, è composta da tre opere: Nel Paesaggio di Xvarnah, 2019; Giardino degli Specchi, 2020; Dove Porta, 2021.
L’opera che dà il titolo alla mostra, Nel Paesaggio di Xvarnah, è costituita da una serie di 7 disegni inscindibili, tratti da miniature persiane custodite nel Manoscritto Nezami presso il Museo d’arte turca e islamica di Istanbul (Türk ve Islam Eserleri Müzesi) che l’artista ha ritrovato dopo lunga ricerca. Queste immagini offrono la descrizione della Xvarnah mazdea, la luce che pervade la terra mitica dell’origine. La Xvarnah è il mondo reale senza tempo in cui accade la storia vera e da cui emanano i mondi sensibili.
Veduta della mostra Marco Bagnoli. Nel Paesaggio di Xvarnah alla Galleria Christian Stein, Milano, Nel Paesaggio di Xvarnah, 2019
In mostra anche il Giardino degli specchi. Quest’opera sorge nell’immaginario dell’artista nel 2010 grazie a un viaggio in Iran e nella sua prima concezione è per il Giardino del Padiglione Italiano di Auroville (India). Nella realizzazione per Galleria Stein parabole specchianti e bande rosse diventano elementi costituenti del Giardino, in un lento avvicinarsi a una dimensione illuminante.
Veduta della mostra Marco Bagnoli. Nel Paesaggio di Xvarnah alla Galleria Christian Stein, Milano, Nel Paesaggio di Xvarnah, 2019
Dove Porta segna in mostra un punto di passaggio: ineluttabile luogo di confine, di ingresso e di uscita in base al verso in cui ci si pone. L’opera fa eco a quella realizzata dall’artista per Documenta a Kassel nel 1992 e ora parte della Collezione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. La Porta è composta da un prezioso mosaico in alabastro. Al centro della superficie vi è posta una parabola ellittica, attraversata lateralmente da una banda rossa. Il motivo geometrico suggerito dagli intarsi rimanda all’Aleph, soggetto ricorrente nell’opera di Bagnoli.