Print Friendly and PDF

Il Po e i suoi territori evocativi esplorati dall’obiettivo di Paolo Simonazzi, a Palazzo Pigorini

Sacca di Colorno (PR), 2019

Sabato 26 marzo 2022 apre al pubblico la mostra Il filo e il fiume di Paolo Simonazzi, ospitata nelle sale dello storico Palazzo Pigorini a Parma fino all’8 maggio. L’esposizione, a cura di Andrea Tinterri e Ilaria Campioli e organizzata dall’Associazione Bondeno Cultura (ABC) in stretta collaborazione con il Comune di Parma nell’ambito del programma ufficiale di Parma Capitale della Cultura 2020+21. 

La mostra propone una selezione di venti scatti, tutti di grande formato, tratti dal progetto realizzato dal fotografo reggiano tra il 2013 e il 2021 e dedicato al Po e ai territori che attraversa. Il Po appare anche laddove non viene fotografato direttamente; la sua presenza emerge nel paesaggio circostante e nelle persone che abitano i luoghi solcati dalle sue acque.

 Guastalla (RE), 2019

Ad accompagnare l’esposizione il volume omonimo edito da Silvana Editoriale, che raccoglie l’intera serie composta da 56 scatti e due contributi critici di Davide Papotti e Francesco Zanot. Le loro parole, insieme a quelle dell’artista, sono parte del prezioso contribuito video del regista Riccardo Marchesini, presente in mostra, che potrà fornire ulteriori elementi di conoscenza e chiavi di lettura del progetto.

Il filo a cui fa riferimento il titolo è per l’autore al tempo stesso un’evocazione della forma fluviale, un elemento fisico che compare ripetutamente nelle fotografie e una metafora di “cucitura territoriale”. Il risultato è un insieme di paesaggi differenti ma in relazione tra loro, uniti insieme dalla presenza del fiume, parte di un mondo forse in via di estinzione e di cui l’autore ci consegna tracce visive.

Il fiume diventa dunque al contempo sottofondo evocativo e presenza implicita: come scrive Davide Papotti, esso viene esplorato per “sottrazione”, escludendo quasi sempre l’immagine stessa delle acque, […] per provare a indagare fino a quanto riesce a spingersi nell’“entroterra” l’identità fluviale. Papotti sottolinea inoltre che il filo, in ultimo, è anche quello che congiunge, invisibile ma tenace, i lavori di Paolo Simonazzi inanellati nel corso del tempo: sottili rimandi, delicate coerenze, sottese citazioni, giochi di assonanza.

San Zenone Al Po (PV), 2020

Il progetto prende dichiaratamente ispirazione dal lavoro Sleeping by the Mississippi del fotografo statunitense Alec Soth, un’indagine conoscitiva condotta nel 2004 lungo il corso del più grande bacino idrografico dell’America settentrionale. Il titolo Il filo e il fiume fa riferimento inoltre all’album musicale The river and the thread (2014) di Rosanne Cash, in cui la cantautrice americana – figlia di Johnny Cash – ripercorre il Sud degli Stati Uniti alla ricerca del passato
e dei ricordi della sua famiglia.

 

Commenta con Facebook