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Le possibilità del colore. Nuovo record d’asta per Bridget Riley a oltre 4,3 milioni £

BRIDGET RILEY, C.H. (B. 1931) Gala. Signed, inscribed and dated ‘1974’ (on the reverse), signed, inscribed and dated again ‘1974’ (on the stretcher), signed and dated again ‘Riley 74’ (on the left turnover edge) acrylic on canvas 62 3⁄4 x 62 3⁄4 in. (159.7 x 159.7 cm.) Painted in 1974. Price realised GBP 4,362,000. Estimate GBP 2,500,000 – GBP 3,500,000

“Gala” di Bridget Riley, della metà degli anni ’70, ha guidato la vendita di Christie’s con l’aggiudicazione a £ 4.362.000, realizzando un nuovo record d’asta mondiale per l’artista

L’asta “Modern British and Irish Art Evening Sale” di Christie’s del 22 marzo ha realizzato £ 25.539.300, con il 90% di venduto per lotto e il 97% in valore, offerenti da 14 Paesi in 3 continenti e il 60% dei lotti venduti al di sopra della stima più alta.

“Gala” di Bridget Riley ha guidato la vendita realizzando £ 4.362.000, un nuovo record mondiale per l’artista. Il suo top price precedente, battuto per un soffio, era di 5.813.156 $ (4.338.500 £) per il lavoro in bianco e nero “Untitled (Diagonal Curve)” del 1966 venduto da Christie’s a Londra nel giugno del 2016 nell’asta “Defining British Art”.

“Untitled (Diagonal Curve)”

«Il lavoro della Riley dalla metà degli anni ’70 fino alla fine del decennio ha portato il suo interesse per l’interazione del colore e il suo rapporto con la luce a nuovi livelli di complessità. Il veicolo di questi sviluppi è stata la sua adozione nel 1974 della forma curva come unità fondamentale dei suoi dipinti». (Paul Moorhouse, ‘A Dialogue with Sensation: The Art of Bridget Riley’ Exhibition Catalogue, London, Tate, Bridget Riley, 2003, p. 20)

La Riley è una delle principali esponenti del movimento dell’Op Art. Nata a Londra nel 1931, ha studiato arte al Goldsmiths College e al Royal College of Art. A fine anni Cinquanta ha iniziato a insegnare arte e a lavorare come illustratrice nell’agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson. I suoi primi dipinti sono paesaggi di matrice impressionista e puntinista, ma negli anni Sessanta qualcosa cambia e inizia a esplorare le potenzialità degli effetti ottici nelle opere di Optical Art e scopre i dipinti di Victor Vasarely.

Inizialmente i suoi lavori sono in bianco e nero. E’ stata molto cauta nell’introdurre il colore, poiché la percezione del colore è relativa: ogni colore influisce ed è influenzato dai colori accanto ad esso. Ma nel tempo, ha accettato questa instabilità intrinseca e ne ha fatto la base del suo lavoro. Dal 1967 in poi inizia a usare sempre più il colore: è il posizionamento del colore stesso a produrre la sensazione di movimento che vuole trasmettere.

Nel 1968 ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia. Nella metà degli anni ’70 usa le curve sempre più frequentemente e i suoi dipinti vedono un ampliamento della sua comprensione della relazione tra colore e luce. Fino al 1978 la Riley si limita a usare tre colori per ciascuno dei suoi dipinti.  Poi passa a cinque. Nei primi anni Ottanta viaggia in Egitto, l’arte egiziana antica la porta a esplorare sempre più gli effetti del colore e dei contrasti di colore. Nel 1986 introduce anche dei nuovi elementi, le diagonali.

Ha fatto mostre personali in spazi museali importanti, da quella al Museum of Modern Art di New York nel 1966 fino alla retrospettiva alla Tate Britain di Londra nel 2005.

L’opera in asta da Christie’s era stata acquistata dal venditore nel 2009 da Sotheby’s per 735,650 sterline (1.061.763 $). Nel giro di poco più di una decina d’anni ha guadagnato oltre 3,6 milioni! L’opera è un esempio degli incredibili effetti ottici, cromatici e spaziali che la Riley crea attraverso una sofisticata manipolazione di linee, colori e forme. Secondo Artprice 100 dollari investiti nel 2000 per una sua opera valgono in media nel dicembre 2021 ben 2841 dollari, un +2741%.

Il suo fatturato in asta nel 2021 è stato di oltre 14 milioni di dollari con una crescita dei prezzi del 42,6%.

© Artprice

 

Tra gli altri ottimi risultati della vendita di Christie’s si segnala “The Sea” di L.S. Lowry offerto all’asta per la prima volta e venduto per £ 2.742.000. Nuovi record anche per Sir John Lavery con “The Croquet Party” a £ 2.922.000, Sir William Nicholson con “Miss Simpson’s Boots” a £ 1.782.000 e David Bomberg con “The Bridge and the River Tajo, Ronda” a £ 1.422.000. Per la scultura si segnalano “Two Watchers V Third Version” di Lynn Chadwick venduta per £ 730.800 e “Mother and Child” di Henry Moore a £ 541.800.

www.christies.com

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