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Poesia della natura simbolista. Vittore Grubicy De Dragon in mostra a Livorno

Vittore Grubicy De Dragon, Quando gli uccelletti vanno a dormire, 1891-1903, olio su tela, cm 30,5 x 52,5, collezione privata Vittore Grubicy De Dragon, Quando gli uccelletti vanno a dormire, 1891-1903, olio su tela, cm 30,5 x 52,5, collezione privata
Vittore Grubicy De Dragon, Quando gli uccelletti vanno a dormire, 1891-1903, olio su tela, cm 30,5 x 52,5, collezione privata
Vittore Grubicy De Dragon, Quando gli uccelletti vanno a dormire, 1891-1903, olio su tela, cm 30,5 x 52,5, collezione privata
Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo è il titolo della nuova mostra dedicata a Vittore Grubicy De Dragon al Museo della Città di Livorno, aperta al pubblico dall’8 aprile al 10 luglio 2022. 

Il progetto, a cura di Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini, è strutturato su nove livelli costruiti intorno alla figura dell’artista milanese Vittore Grubicy De Dragon (1851-1920), dal suo lato più intimo, umano, alle sue scelte di vita, dagli ambienti che frequentò fino all’arte del suo tempo che seppe rappresentare e promuovere. In contatto con le maggiori personalità artistiche del primo Novecento, come Arturo Toscanini, Carlo Carrà, Arturo Tosi e Giovanni Segantini, Grubicy De Dragon divenne uno dei massimi esponenti in ambito divisionista: questa mostra a lui dedicata approfondisce il suo lato intellettuale e rivela al pubblico anche come abbia influito sulla scoperta di nuovi talenti, affermandosi, non solo come artista, sulla scena internazionale tra il divisionismo e il simbolismo.

Vittore Grubicy De Dragon, Fiumelatte (o Lierna), 1889, olio su tela, cm 20,5 x 32, Roma, Galleria Berardi
Vittore Grubicy De Dragon, Fiumelatte (o Lierna), 1889, olio su tela, cm 20,5 x 32, Roma, Galleria Berardi

«La presenza di un cospicuo nucleo di opere dell’artista nelle collezioni della Fondazione Livorno e la disponibilità pubblica del suo ricchissimo e prezioso archivio presso il Mart di Rovereto hanno offerto nuovi innumerevoli spunti di studio e sono alla base anche della mostra, che intende proporre il personaggio nella sua veste pubblica di intellettuale, artista e promoter ma anche nella sua dimensione privata e più nascosta di uomo del suo tempo, con le sue debolezze, le sue idiosincrasie, la sua generosità e i suoi slanci sentimentali» hanno detto i curatori.

Vittore Grubicy De Dragon, Ritratto di persona cara, 1886 circa, olio su tela, cm 32,5 x 21, Milano, Galleria d’Arte Moderna
Vittore Grubicy De Dragon, Ritratto di persona cara, 1886 circa, olio su tela, cm 32,5 x 21, Milano, Galleria d’Arte Moderna

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