Print Friendly and PDF

Appartenere alla terra, l’ideale della maestria. Luisella Traversi Guerra in mostra alla Permanente di Milano

La vita è bella, Luisella Traversi Guerra, 2015

Dal 2 al 24 aprile 2022, il Museo della Permanente a Milano ospita la personale di Luisella Traversi Guerra, dal titolo L’ideale della maestria. Saranno fruibili dal pubblico oltre 50 opere dell’artista, particolarmente significative della sua fase creativa più matura.

L’esposizione, organizzata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente e da Skira editore, è curata e allestita da COIMA Image. Le oltre 50 opere in mostra ripercorrono la fase creativa più matura dell’artista; un informale materico, caratterizzato da una cifra espressiva che ruota attorno alla Natura e a quell’insieme di forme, luci e colori che questa riesce continuamente a generare e rigenerare.

Da sempre al centro degli interessi di Luisella Traversi Guerra, la natura è il luogo in cui l’uomo avverte la propria arcaica appartenenza alla terra.

Nel blu del mio cielo, Luisella Traversi Guerra, 2018

Muovendosi da suggestioni impressioniste, passando per la materialità di Van Gogh e per gli insegnamenti preziosi di Georgia O’Keeffe, il segno di Luisella Traversi Guerra inizia ad attingere anche dalla grande tradizione naturalistica lombarda, quella di Ennio Morlotti ma anche di Piero Giunni e Ilario Rossi.  Passo dopo passo, il floreale vira verso l’informale, le tracce di figurativo scolorano nell’astratto, in un afflato di spiritualità.

Contemporaneamente, l’artista modifica il suo modus operandi, passando dalla pittura a olio, alla tempera e infine all’acrilico.

Pensiero nudo, Luisella Traversi Guerra, 2015

Più che quadri sono icone, in cui “il bisogno di unità, di devozione e di gratitudine – ricorda l’artista – spinge ad aprirsi alla dimensione della preghiera”. Il cerchio”, la “preghiera” sono due parole chiave del suo vocabolario, che non vanno minimamente trascurate, ma al contrario accolte nel loro senso mistico.

Decisa a insinuarsi nell’essenza della natura, Luisella Traversi Guerra si è spinta in direzione di un intimismo lieve, venato di sensualità, trasognato, ma sempre frutto di un’esperienza vissuta, gratificante o sofferta, schermo interiore di episodi della vita sedimentati nella memoria e successivamente riemersi.

Il percorso espositivo propone lavori iconici come La vita è bella del 2015, Nel blu del mio cielo del 2018, Antropocene del 2019 o ancora Pensiero nudo del 2015, chiaro esempio di quell’astrattismo spirituale che l’artista anela.

Accompagna la mostra un volume Skira, con testi di Franco Marcoaldi e Chiara Gatti.

Commenta con Facebook