Dopo il successo dello scorso anno, Wannenes propone nuovamente un’asta web-only dedicata ai Tappeti e ai Tessuti Antichi
Dal 15 al 27 aprile verranno esitati 186 lotti tra tappeti e tessuti provenienti dai Paesi pionieri dell’arte tessile.
Fiore all’occhiello della vendita “Compartment and tree design”, un importante tappeto proveniente dal Kurdistan o dal Khorassan (Lotto 90, stima 15.000 – 20.000 euro), che raffigura delle grandi placche con diramazioni a tronchi di colore verde e un ricco fogliame (periodo 1750-1800). Il decoro centrale è affiancato da altrettanti mezzi scudi opposti nel senso direzionale dai colori alternati che sembrano creare un incastro perfetto (dimensioni 475X207 cm). Il bordo adoperato è simile al tappeto del Metropolitan Museum of Art di New York, Gift Joseph V. McMulla, e al tappeto dell’ex Collezione Lamm (Naesby House di Stoccolma).
Altrettanto ambito un prezioso tappeto decorativo indiano della città di Agra (Lotto 111, stima 12.000 – 16.000 euro). Il manufatto in tessuto, risalente o anteriore al 1900, presenta un magnifico bordo a fondo avorio con una corona di vasi alternati fra loro di colore rosso e delle foglie gialle dalle quali pendono, uno per lato, due grandi peperoncini verdi. L’imponente bordo è affiancato su entrambi i lati da ben quattro bande minori che corrono attorno al tappeto. Il magnetico campo rosso fuoco si presenta con un complesso decoro continuo composto da piccoli alberi in fiore, grossi fiori gialli e forme geometriche che sembrano formare un ottagono (dimensioni 467X373 cm). Si tratta di una rarità che, ai tempi della sua creazione, potevano permettersi sono gli uomini nobili e i Radja.
Di estrema bellezza e ambito dai collezionisti del settore, l’Antico Dagestan da Preghiera, del Caucaso nord orientale, apparentemente datato 1246/1830 (Lotto 108, stima 1.500 – 2.000 euro). A rendere speciale questo tappeto (143X125 cm) è la grata dentellata particolarmente fitta, nonché una delle poche al mondo con denti rivolti verso il basso. Questa caratteristica crea un andamento infinito in senso verticale che racchiude una variegata selezione di fiori, raffigurazione che denota l’alta epoca del manufatto. Ancor più interessante, la presenza di fiori nella fila bassa dell’elegante fondo. Fiori che si presentano simili a violette con un’inconsueta inclinazione quasi realistica mai vista fino ad ora.
Spicca un finissimo Senneh in seta su seta, proveniente dalla Persia (Lotto 68, stima 8.000 – 10.000 euro) e risalente al 1900 circa. Si tratta di un capolavoro di arte persiana annodata di 211X154 cm, in perfetto stato di conservazione e dalle caratteristiche uniche: un’estrema finezza, l’alta qualità delle sete utilizzate, i colori naturali e la complessità del decoro raffigurante il “fiore europeo” o “Gol-Farang”, un disegno piuttosto popolare all’inizio del XX secolo.
Degno di menzione anche un notevole tappeto con motivo “Sikh Kababi” risalente al possibile gruppo Sauj Bulagh del Kurdistan Orientale (Lotto 89, stima 8.000 – 10.000 euro), intorno al 1860. Si nota subito il grande sapore tribale dato dai reticoli a foglia seghettata, tipici dei modelli di tappeti più antichi, che comparvero per la prima volta nei laboratori della Corte ottomana di Istanbul poco dopo l’invasione turca del 1453. Il pezzo in vendita (440X178 cm) presenta un raro fondo giallo zafferano ed è decorato dal motivo delle foglie a croce, chiamato Sikh Kababi, utilizzato dai mercanti di tappeti persiani per via della somiglianza agli spiedini di carne macinata. Il disegno risalta anche tre linee longitudinali che ricordano degli alberi esili con grandi fiori ottagonali e multicolore. Si possono infine notare innumerevoli forme zoomorfe.
Dalla Cina del Nord, invece, un tappeto imperiale a nove draghi volanti in seta e fili metallici (Lotto 123, stima 6.000 – 8.000 euro). Risalente al 1910 circa, fine della dinastia Qing, ritrae i nove draghi imperiali abbinati con gli artigli a delle nuvole e ad altri decori legati all’Astamangala, ovvero gli Otto Simboli di Buon Auspicio del buddismo tibetano. Di notevole forza le due Ruote del Dharma (in sanscrito cakra, in tibetano ‘khor-lo) poste con il nastro e le nuvole tra due draghi. Attorno al dragone centrale si notano quattro parasole (in sanscrito chattra, in tibetano gdugs) simboli della dignità regale e del potere spirituale. Di estrema bellezza e rarità, l’elegante bordo arcobaleno, “lishui”, che nella parte del campo si presenta con grandi onde spumeggianti colore bianco che ricordano il disegno del corallo. Il fondo colore oro, privo di parti annodate, è arricchito da un finissimo ricamo in filo metallico che rende il tappeto molto elegante e prezioso (dimensioni 268X186 cm).
Unico nel suo genere, un antico Kazak a Memlin Gul proveniente dalla Repubblica dell’Artsakh, altopiano armeno, e datato due volte 1833 (Lotto 105, stima 1.500 – 2.000 euro). È caratterizzato da un bordo a stelle e un campo con tre file da cinque “gul” uncinati ottagonali separati da vistosi rombi a nido d’ape. L’andamento del disegno va in direzione diagonale da destra verso sinistra con una eccezione nella fila verde. I rombi che formano la grata sono collegati tra loro longitudinalmente da un elemento retto che contiene un motivo che ricorda il “barber pole”. Il tappeto, di 185X125 cm, in alto presenta la sua chiusura intrecciata e una frangia compatta molto ben eseguita.
Da segnalare infine, un antico Kazak Lori Pambak, della Regione del Caucaso Sud Occidentale, distretto di Borchali (Lotto 107, stima 4.000 – 6.000 euro). Il tappeto è uno splendido kazak a medaglione ottagonale, con venti lati formati da un pole-bae rosso e blu che a sua volta contiene un decoro arcaico a tulipani e quattro girandole su fondo bianco (dimensioni 233X161 cm).
TAPPETI E TESSUTI ANTICHI
Web-only, 15 – 27 aprile 2022