Print Friendly and PDF

Tutto sulla nuova Accademia Carrara di Bergamo: una riflessione sul futuro del museo

Accademia Carrara, Bergamo

Accademia Carrara in vista del 2023, anno in cui Bergamo, con Brescia, sarà Capitale Italiana della Cultura, presenta un completo aggiornamento nato da un’approfondita riflessione sul futuro del museo, sul suo ruolo e sulle tante necessità e opportunità contemporanee.

Un progetto di ampie vedute, avviato in questi anni dal team di Fondazione, con la collaborazione di un pool di storici dell’arte e di operatori di vari settori, che ha riconsiderato l’istituzione bergamasca in base a una serie di fattori, dai cambiamenti della società alla miglior fruibilità del patrimonio e degli spazi, avendo come obiettivo l’efficacia, il fascino e la dinamicità della proposta culturale e dei servizi.

Un totale ripensamento interno ed esterno, un processo ricco di idee ed energie nuove, una sfida nel rispondere a quesiti sempre più esigenti, un adeguamento necessario per rendere contemporaneo un museo come Accademia Carrara, in linea con gli standard delle più importanti istituzioni culturali al mondo.

La coesistenza, in un’unica sede, delle proposte temporanee e della collezione permanente consente un cambio rivoluzionario tanto nei confronti del pubblico, che potrà facilmente avere accesso alle molte proposte della nuova Carrara ed essere agevolato in un’esperienza ancora più completa, quanto a favore del patrimonio la cui fruibilità sarà immediata.

Evaristo Baschenis, Strumenti musicali, 1670 circa, olio su tela, Accademia Carrara, Bergamo

Un progetto che prevede un investimento economico affrontato anche e soprattutto in un’ottica di sostenibilità e proiezione verso il futuro e che renderà Fondazione Accademia Carrara, fino a ora forte del raggiungimento degli obiettivi con bilanci sempre in attivo, un’istituzione ancora più capace di realizzare una gestione attenta quanto aggiornata ai tempi. L’intero progetto della nuova Carrara è sostenuto anche grazie a un importante contributo previsto da Regione Lombardia.

Memoria e simbolo del collezionismo italiano, la Carrara in oltre duecento anni di storia ha vissuto diversi cambiamenti, facendosi sempre interprete dello spirito del tempo e, anche in questa occasione, ha scelto di rinnovarsi ascoltando le esigenze del pubblico, studiando le best practices in ambito museale nazionale e internazionale e coniugando le riflessioni della commissione scientifica con temi sociali, urbanistici oltre alla parte di progetto architettonico realizzato da Antonio Ravalli e dal suo team.

La commissione scientifica è composta da Keith Christiansen, Francesco Frangi, Fernando Mazzocca, Mattia Vinco, Luca Rinaldi, Angelo Loda, con il coordinamento del direttore M. Cristina Rodeschini e la partecipazione dei conservatori Paolo Plebani e Giovanni Valagussa. 

Sandro Botticelli (Alessandro Filipepi) e bottega, Ritratto di Giuliano de’ Medici, 1478-1480 circa, tempera e olio su tavola Accademia Carrara, Bergamo

Maggiore flessibilità, maggiore attrattività, valorizzazione dell’identità della Carrara comeCasa del collezionismo’, miglior gestione degli spazi, insieme ai pilastri che da sempre sostengono le natura stessa del museo come conservazione, studio, ricerca, promozione e divulgazione, tutti obiettivi che hanno portato a diverse soluzioni.

Negli interni è stata compiuta la riconfigurazione dei tre piani del palazzo in una prospettiva più funzionale nell’accoglienza del pubblico (piano terra), nella realizzazione di mostre temporanee e specifici focus sulla collezione (primo piano) e nell’esposizione del patrimonio artistico (secondo piano).

Ta interno ed esterno, è in piano la costruzione di un percorso coperto che collegherà i tre piani, offrendo un’inedita prospettiva della Carrara nel contesto delle mura venete, patrimonio Unesco e con l’apertura di un bistrot.

All’esterno per la prima volta, il pubblico del museo così come i cittadini e i turisti potranno godere dell’apertura dell’area verde denominata I Giardini di PwC. Un intervento dedicato a chi vorrà fruire dell’area prima o dopo la visita al museo, a chi semplicemente vorrà fare una pausa in uno spazio all’aperto oltreché una nuova opportunità di percorso per una passeggiata che dalla Carrara può proseguire verso Città Alta o verso Borgo Santa Caterina.

Commenta con Facebook