Drammaturgia manierista in chiave contemporanea, inquietante e colorata, ampia di campiture accese su sfondi bicromatici che accolgono le atmosfere contraddittorie di una figurazione che va sfaldandosi in un limbo di oscurità e luce, morte e vita, paradiso e inferno. Daniel Richter arriva in Laguna, nelle sale dell’Ateneo Veneto, presentando un nuovo ciclo pittorico in dialogo visivo con gli affreschi del XVII secolo della Scuola Grande di San Fantin. Limbo, a cura di Eva Meyer-Hermann, fino al 25 settembre 2022.
Nella sala dell’Aula Magna della Scuola Grande di San Fantin i condannati a morte trascorrevano le ultime ore. Anche solo l’immaginare di potersi trovare in quella condizione fa sconfinare l’animo in vertiginose riflessioni. Riflessioni che trovano voce visiva, e per assurdo conforto emotivo, nelle grandi tele ad olio di Daniel Richter dove la figurazione oscilla corteggiando l’astrazione in pose distorte, quasi violente, su sfondi bicromatici accesi di verde-blu, giallo-viola, celeste-rosso, rosa-grigio. Il manierismo contemporaneo di Richter sostituisce la luce con il colore, l’artista stesso descrive le campiture come un “accerchiamento, una sorta di pressione, intreccio, spremitura”, un contrasto di energie in continua mutazione dove l’indeterminatezza di tempo e luogo allontanano da ogni possibile interpretazione. L’esposizione si divide in due atti, al piano terra e al primo piano dell’istituzione, e si procede a ritroso, dalle grandi tele tutte 220×165 cm e datate 2022 ai nuovi disegni a inchiostro e collage presentati nella Sala Tommaseo, adibita eccezionalmente ad archivio dell’artista. Il Limbo di Richter è spirituale e acrobatico, la tensione delle figure, caotiche e frammentate, ricerca l’equilibrio senza trovarvi mai pace, resta sospesa e diventa allegoria avvicinandosi incredibilmente alle luminose scene bibliche affrescate sulle pareti e sul soffitto della Scuola. La pittura mantiene la sua promessa, espandendosi in una voluta intraducibilità, lasciando spazio a schemi astratti e contrasti cromatici, tenendo sospesa l’attenzione, quasi senza fiato, alla ricerca di un luogo e un tempo per liberarsi dal Limbo, alla ricerca di un luogo e un tempo dove trovare pace.
Arrivato dal mondo della musica, per cui realizzava poster e cover di dischi, Daniel Richter (Eutin, Germania, 1962) ha iniziato a dipingere dagli anni Novanta prendendo ispirazione da giornali e libri di storia le cui figure rendeva con colori brillanti in una rivisitazione “pop” di quella che definisce pittura storica. Richter combina infatti motivi della storia dell’arte, dei mass media e della cultura pop nella realizzazione di mondi surreali e idiosincratici che sfuggono a interpretazioni univoche. Nelle recenti tele realizzate su larga scala, figure antropomorfe con gli arti divaricati e le bocche aperte, spalancate, gridanti, abitano e si dissolvono in policromie fantasy sfuggendo alla comprensione dello spazio dove violenza, sensualità e bellezza convivono in una commovente e inquieta energia.
Le opere di Daniel Richter sono presenti all’interno di prestigiose collezioni in tutto il mondo, come: National Gallery of Canada, Ottawa; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek; Centre Pompidou, Parigi; Kunsthalle Kiel; Hamburger Kunsthalle; Nationalgalerie Berlin; Kunsthalle Stuttgart; Museum der Bildenden Künste Leipzig; Kunstmuseum Den Haag; Contemporary Art Collection of the Federal Republic of Germany; Museum of Modern Art, New York; Denver Art Museum; e Musée d’Art Moderne et Contemporain Strasbourg.
Le mostre personali dell’artista sono state ospitate presso: Kunsthalle Kiel; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (entrambe nel 2001); National Gallery of Canada, Ottawa (2005); Hamburger Kunsthalle e Kunstmuseum Den Haag (entrambe nel 2007); CAC Málaga and Denver Art Museum (entrambe nel 2008); e Kestnergesellschaft, Hanover (2011). Più recentemente la Schirn Kunsthalle, Francoforte (2014–15); il Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk (2016); la 21er Haus, Vienna (2017); e il Camden Arts Centre, Londra (2017) hanno dedicato delle mostre monografiche a Richter. I suoi lavori sono stati inclusi anche nell’esposizione collettiva Radical Figures: Painting in the New Millennium alla Whitechapel Gallery, Londra 2020.
Daniel Richter. Limbo
A cura di Eva Meyer-Hermann
21 aprile – 25 settembre 2022
Ateneo Veneto
San Marco 1897, Campo San Fantin, 30124 Venezia