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Un amour photographique. Milano scopre la fotografia di Hans Georg Berger

Hans Georg Berger – Hôtel du Forum, 1982 – Courtesy of 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Dall’8 aprile al 16 luglio 2022, 29 ARTS IN PROGRESS gallery presenta, per la prima volta a Milano, le opere del fotografo e scrittore tedesco Hans Georg Berger. La mostra, intitolata ‘The learning photographer’, riunisce più di 30 fotografie in bianco e nero stampate ai sali d’argento su carta baritata, a partire dai negativi conservati nell’archivio berlinese dell’artista, accuratamente selezionate dai direttori della galleria e dall’artista.

Le opere in mostra ripercorrono una carriera lunga cinquant’anni iniziata quando, negli anni ’70, l’artista viene coinvolto nel restauro dell’Eremo di Santa Caterina all’Isola D’Elba. Berger trasforma l’ex convento francescano in un centro internazionale d’arte dove da anni si incrociano esperienze e idee di amici artisti, attori e registi.

È in questo contesto che avviene l’incontro decisivo tra Berger e lo scrittore e critico francese Hervé Guibert con cui instaura una relazione fotografica e intellettuale: da questo intimo dialogo, che vede i due alternarsi dietro l’obiettivo, prende vita quella che l’artista stesso definisce come “fotografia condivisa” di cui fanno parte alcuni degli scatti della serie ‘Un amour photographique’ (dall’omonimo libro), tra le foto più belle e commoventi dell’artista.

Hans Georg Berger – Offerta, 1997 – Co urtesy of 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Il percorso espositivo prosegue seguendo idealmente Berger nelle sue esplorazioni – umane e artistiche – e nei suoi viaggi in Asia i cui racconti fotografici rivelano i profondi legami che l’artista ha intrecciato con questi luoghi e con i loro abitanti. Grazie alla profonda comprensione reciproca instaurata con i suoi soggetti, Berger annulla la distanza emotiva tra fotografo e oggetto della rappresentazione, regalandoci l’immagine di un Oriente intimo e libero da qualsiasi cliché.

Complice la sua precedente dedizione al teatro dove si cimenta come attore, sceneggiatore e regista, Berger sperimenta la fotografia comecommunity involvement’ – un processo creativo che prevede il coinvolgimento di un’intera comunità – e sottopone il proprio lavoro al giudizio degli stessi soggetti ritratti: grazie alle loro osservazioni l’artista riesce a trasmettere, scatto dopo scatto, la vera essenza di ciò che sta fotografando.

Le opere di Berger sono ben lontane da una mera registrazione documentaristica; le sue fotografie raccontano davvero la personale esperienza umana dei luoghi che ha visitato e abitato e costituiscono una testimonianza storica inestimabile che contribuisce tutt’oggi a preservarne la memoria e a proteggerne la diversità.

Hans Georg Berger – Plaza de España, 1985

L’intento della mostra è dunque quello di raccontare una vita e una carriera fuori dall’ordinario. I tanti temi presenti rappresentano le innumerevoli esperienze di Berger e colpiscono lo spettatore che ne coglie un unico, coerente, fil rouge: la ricerca di intimità tra fotografo e soggetto che diventa poi il suo linguaggio, la sua cifra stilistica. Dalla sensualità dei nudi e dei letti disfatti fino ai paesaggi e ai ritratti dell’Oriente, la grandezza di queste fotografie risiede nell’abilità dell’artista di raccontare l’animo di tutti i suoi interlocutori, creando immagini indistintamente potenti e poetiche di soggetti tanto diversi e in luoghi tanto lontani. Un viaggio straordinario, probabilmente unico, all’interno della grande fotografia contemporanea.

La mostra è accompagnata dal libro d’arte ‘Hans Georg Berger’, firmato personalmente dall’artista e impreziosito da un’opera originale. Il volume è stato realizzato in tiratura limitata da 29 ARTS IN PROGRESS gallery in collaborazione con la Fondazione culture e musei di Lugano e contiene l’accurata riproduzione di settantacinque fotografie – una parte delle quali inedite – accostate a testi e componimenti poetici di scrittori famosi e di personaggi che hanno costellato la vita dell’artista.

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