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Visitatori comproprietari di un’opera di Ensor? L’inedita iniziativa del KMSKA di Anversa

James Ensor, Carnevale di Binche, 1938. Foto di Valerie Clarysse James Ensor, Carnevale di Binche, 1938. Foto di Valerie Clarysse
KMSKA. Royal Museum of Fine Arts Antwerp, Belgium – Koninkijk Museum voor Schone Kunsten Antwerpen
Il Museo Reale delle Belle Arti di Anversa (KMSKA) è il primo museo in Europa a lanciare un innovativo metodo di finanziamento per ampliare la propria collezione. A partire dal 27 aprile, è possibile acquistare una quota virtuale del Carnevale di Binche di James Ensor attraverso l’Art Security Token Offering. Attraverso l’iniziativa, il museo potenzia la propria collezione e al contempo offre a tutti la possibilità di investire nell’arte. Dalla riapertura del KMSKA, il 24 settembre 2022, l’opera verrà esposta nel museo per essere ammirata da tutti i visitatori.

Se è vero che da sempre l’arte cerca sostenitori per le proprie attività, è altrettanto evidente che siamo di fronte a nuova modalità. Tecnologica, popolare, partecipativa. L’operazione che il KMSKA di Anversa sta portando avanti non è una semplice raccolta fondi volta all’acquisizione di un’opera, ma una precisa strategia di inclusione. Dei visitatori, all’interno del museo. Visitatori che, qualora decidessero di acquistare una “fetta” di Carnevale di Binche di Ensor – le quote sono acquistabili per un valore di € 150 o superiore – diventerebbero veri e propri membri sostenitori dell’istituzione.

Community-building

Una nuova forma di community-building che vuole rilanciare il museo dopo una chiusura di oltre dieci anni. Il KMSKA mira subito a diventare un punto di ritrovo e di riferimento culturale per Anversa. In quest’ottica gli Art Security Token – ideati Rubey – risultano un interessante strumento per rafforzare il legame tra il Museo e il suo pubblico. Del resto, cosa ci può essere di più vincolante che possedere un’opera della collezione?

Ovviamente i possessori del token hanno diritto ad essere informati su tutte le novità riguardanti il Carnevale di Binche, che rimarrà in prestito permanente al Museo. Dai prestiti alle nuove scoperte scientifiche; come ovviamente le esposizioni straordinarie, che i proprietari possono visitare in anteprima. Per iniziare, chi decide di investire sul quadro di Ensor ha diritto a partecipare all’evento esclusivo di presentazione dell’opera.

Grazie a questo innovativo metodo di investire nella sua collezione, il KMSKA e la piattaforma Rubey passeranno alla storia. Rendono il patrimonio di privati nuovamente accessibile al pubblico e consentono a tutti di investire in una prestigiosa opera d’arte. Un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato.

 

Jan Jambon, primo ministro del governo delle Fiandre

Art Security Token

Gli Art Security Token non sono da confondere con i Bitcoin o gli NFT (Non-Fungible Tokens, certificati di proprietà digitali non fungibili e non scambiabili). Gli Art Security Token operano in un mercato regolamentato, la loro emissione è disciplinata dalle leggi in materia finanziaria. Gli investitori in Art Security Token godono dunque della stessa tutela legale di chi investe in azioni, obbligazioni o altri titoli. Bitcoin o NFT, invece, non rientrano ancora in un quadro legislativo chiaro.

Inoltre, gli Art Security Token rappresentano un titolo su un prodotto realmente esistente. In questo caso il Carnevale di Binche, un dipinto unico, non riproducibile, di qualità museale. Combinando il meglio dei due mondi, gli Art Security Token rappresentano una vera rivoluzione per gli investitori.

A partire dal 27 aprile, gli interessati possono accedere alla piattaforma Rubey – su www.rubey.be (accessibile solo da cittadini Europei) – appositamente creata per consentire gli investimenti in Art Security Token.

James Ensor, Carnevale di Binche, 1938. Foto di Valerie Clarysse
James Ensor, Carnevale di Binche, 1938. Foto di Valerie Clarysse

L’opera

James Ensor è uno degli artisti fiamminghi più noti a livello internazionale, alla stregua di Rubens, Bruegel o Van Eyck. Tanto che rientra nelle collezioni di grandi musei internazionali come il Getty di Los Angeles e il MoMa di New York. É però al KMSKA di Anversa che è conservata la più vasta collezione al mondo di opere dell’artista.

Il suo linguaggio pittorico si distingue per il frequente uso di maschere, soprattutto legate al carnevale. Per questo il Carnevale di Binche ne è un esempio perfetto. Al suo interno si scorgono infatti molti personaggi pittoreschi: eleganti dame, buffi ufficiali e altri pagliacci, esseri mascherati e grotteschi.

La maschera significa per me: freschezza del colore, sontuosa decorazione, gesti inaspettati selvaggi, espressioni molto acute, squisita turbolenza.

Dalla riapertura del KMSKA, il 24 settembre 2022, l’opera verrà esposta nel museo per essere ammirata da tutti i visitatori.

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