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CHANEL Next Prize: a Venezia i dieci vincitori della prima edizione del premio


Chanel
ha celebrato i 10 vincitori del primo CHANEL Next Prize riunendoli per la prima volta in occasione della Biennale di Venezia (18-21 aprile)

Tutti i premiati, in rappresentanza di 11 Paesi e molteplici forme d’arte come il teatro, il cinema, la danza, il gaming e le arti visive e dello spettacolo, hanno ricevuto 100.000 euro per le proprie attività, per un totale di un 1 milione di euro.

Il premio intende dimostrare l’impegno di Chanel nel sostenere la cultura contemporanea. Con la creazione del Next Prize, Chanel intende valorizzare le grandi idee e creare opportunità affinché una generazione di artisti emergenti possa tracciare il futuro. I vincitori hanno avuto così l’opportunità di testare idee, rafforzare le loro relazioni artistiche e trovare ispirazione per progetti futuri, anche grazie alla partecipazione dell’attrice Tilda Swinton, l’architetto Sir David Adjaye e i partner di CHANEL Culture Fund, tra cui National Portrait Gallery, Centre Pompidou e Underground Museum.

Chi sono i vincitori

• Jung Jae-il (nato a Seoul; basato tra Seoul e Berlino) è un compositore, performer, direttore musicale e produttore che si è affermato come pioniere di un genere che fonde la musica tradizionale coreana con le sonorità degli strumenti occidentali.

Keiken (basato a Londra e Berlino) è un collettivo multidimensionale composto dalle artiste Hana Omori, Isabel Ramos e Tanya Cruz che lavora alla fusione tra il fisico e il digitale per simulare nuove potenziali strutture e modi di esistere nel metaverso.

• Lual Mayen (nato ad Aswa, nel Sud Sudan; basato a Washington) è un designer di videogiochi autodidatta che ha fatto leva sulla sua personale esperienza di rifugiato sudsudanese per creare strumenti digitali e videogiochi che, attraverso esperienze immersive, educhino il giocatore e abbiano un impatto sociale positivo.

• Marlene Monteiro Freitas (nata a Capo Verde; basata a Lisbona) è una ballerina e coreografa nota per la sua presenza scenica elettrizzante e per la potenza estetica delle sue coreografie, influenzate dalla tradizione carnevalesca della sua isola natale.

• Rungano Nyoni (nata a Lusaka, Zambia; basata tra Lisbona e Londra) è una regista i cui film decisamente atipici presentano ambientazioni e personaggi che raramente trovano spazio sul grande schermo e a cui instilla il suo tocco intriso di umanità, sfumature e arguzia.

• Precious Okoyomon (nata a Londra; basata a New York) è un’artista e poetessa che attraverso il suo approccio multidisciplinare affronta tematiche quali la razzializzazione del mondo naturale, il cristianesimo, l’intimità, le idee e le esperienze di vita, la morte e il tempo.

• Marie Schleef (nata a Goettingen; basata a Berlino) è una regista teatrale che, sfidando le convenzioni teatrali dominate dagli uomini, esplora e afferma un punto di vista femminile che troppo spesso manca.

• Botis Seva (nato e basato a Londra) è un ballerino, coreografo e regista che si muove tra hip-hop, teatro fisico e danza contemporanea giocando con la forma, la struttura e la teatralità per reinventare il suo approccio coreografico.

• Wang Bing (nato a Xi’an, nella provincia dello Shaanxi; basato in Cina) è un regista le cui opere sono sottili ritratti di chi è ai margini della società cinese contemporanea.

Eduardo Williams (nato a Buenos Aires; basato tra Parigi e Buenos Aires) è un regista e un artista che si muove liberamente tra documentario e finzione per creare film che incarnano esplorazioni sensoriali del mondo mediate dalla tecnologia della macchina da presa.

chanel.com/chanel-in-venice

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