Christie’s annuncia il debutto in asta di The Raptor, lo scheletro di Velociraptor più completo mai ritrovato. L’incanto è atteso per il 12 maggio a New York.
3 metri di lunghezza, 126 ossa, 115 milioni di anni di vita. The Raptor è lo scheletro incredibilmente ben conservato di uno dei dinosauri più iconici in assoluto, il Velociraptor. Combinazione perfetta per Christie’s che porta in asta il reperto con la stima di 4 milioni – 6 milioni di dollari.
The Raptor è stato trovato nel Wolf Canyon, nel Montana, Wyoming e da allora è rimasto in mani private. È stato esposto solo una volta a Copenaghen al Museo di Storia Naturale della Danimarca, da giugno 2020 a dicembre 2021. Con appena una manciata di esemplari registrati, due di questi sono conservati in un museo, The Raptor è il Deinonychus più completo conosciuto e l’unico esemplare sul mercato.
Cinquanta milioni di anni prima che il Tyrannosaurus rex si prendesse lo scettro di re dei dinosauri, c’era un predatore più piccolo, più agile e feroce. Era l’animale più temuto e più intelligente del suo tempo. Conosciuto per la sua andatura veloce, gli artigli letali e il potente calcio racchiuso in una struttura elegante e compatta, il Deinonychus era una specie incredibilmente sofisticata di teropode (animale carnivoro in grado di camminare su due gambe).
Nel 1969, il paleontologo John Ostrom ha coniato il nome Deinonychus – letteralmente “artiglio terribile” – per fare riferimento al letale artiglio a falce presente sugli arti inferiori del Velociraptor. Con l’artiglio tenuto sollevato da terra quando non utilizzato, così da mantenerne l’affilatura, il rapace si alzava su una gamba, bloccava la preda con le sue lunghe braccia e la trafiggeva con un potente calcio. Questa posizione eretta e aggressiva era facilitata da una lunga coda che gli garantiva equilibrio. Ad ogni modo anche in posizione orizzontale, piegato sulle gambe, non se la cavava affatto male grazie alla sua velocità e agilità.
La vendita da parte di Christie’s, per quanto eccezionale, ormai non è più una novità. Da qualche anno ormai la major punta con decisione sui cataloghi di Storia Naturale. I fossili di scheletri di creature ormai estinte attirano in modo particolare collezionisti e appassionati, per i quali il cross-collecting (combinare epoche e categorie) è una soluzione sempre più adottata. A certificare il fenomeno, nel 2020, era stato Stan. Un Tyrannosaurus rex di circa 67 milioni di anni, venduto per 31,8 milioni di dollari, oltre cinque volte la stima più bassa. Un nuovo record mondiale per un dinosauro venduto in asta.
In asta si rinnova quindi la lunga sfida tra due dei più celebri esemplari di dinosauro. The Raptor riuscirà a superare il suo grosso ed eterno rivale?