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I 16 Compassi d’Oro vinti da Olivetti ricordati in una mostra raffinatissima

Dal 4 maggio all’11 settembre 2022, ADI Design Museum (Milano) presenta la mostra “Podium 16. I Compassi d’Oro di Olivetti“. L’esposizione è a cura di Manolo De Giorgi, che ha curato anche il catalogo, che contiene i testi dello stesso Manolo De Giorgi e di Sara Chiappori, Renato Gabrielli e Chiara Alessi.

Podium 16 è un omaggio ai 16 Compassi d’Oro che hanno premiato i prodotti Olivetti tra il 1954 ed il 2001, accompagnando la vicenda del design italiano nel suo periodo di più larga affermazione. Questa lunga serie di premi, spalmati su circa cinquant’anni, consente di fare un bilancio su come le macchine e in genere l’oggetto tecnico italiano abbiano da sempre cercato un rapporto con il nostro universo domestico. In questo percorso si vuole leggere il modo unico di Olivetti, non solo in Italia ma nel mondo, di porre il design al servizio di un fare corporate image secondo un progetto del tutto fuori dagli schemi, dove il product design accetta forme di ricerca parallele anche diverse tra loro e si rivela fin dagli anni Sessanta “organico” pur conservando collaborazioni “esterne” rispetto agli organigrammi dell’azienda.

 

Adriano Olivetti 

Nel suo spazio di 400 mq la mostra vuole essere anche un contributo al tema museografico su come esporre l’oggetto di design (ed in particolare macchine che hanno esaurito la loro funzione). Vengono utilizzati allora mezzi e modi non convenzionali per ampliarne l’orizzonte relazionale e immaginifico, sottraendolo alla spesso limitativa presentazione fisica su piedistallo.

L’attuale civiltà tecnologica è cinica; tende a guardare inesorabilmente avanti. Così facendo non si occupa di salvaguardare gli stadi di sviluppo che hanno portato alle macchine contemporanee, lasciando questo tema al piacere di qualche collezionista. Gli sceneggiatori Sara Chiappori e Renato Gabrielli, insieme al curatore Manolo De Giorgi, hanno pensato di trovare un espediente teatrale, dando voce agli oggetti-macchina. Grazie all’interpretazione vocale di alcuni attori, gli oggetti in mostra riprenderanno a comunicare con il pubblico, discostandosi da una mera funzione mussale statica; parleranno al pubblico, e tra di loro, e in tal mondo potranno ricordare ai visitatori la loro importanza per la storia e per la vita quotidiana del XX secolo.

 

 

Un omaggio al lungo presente olivettiano, la cui esperienza si riflette in maniera chiara quanto appassionata nel tema dato alla prossima edizione del Compasso d’Oro: Sviluppo – Sostenibile – Responsabile”, queste le parole del Presidente ADI Luciano Galimberti.

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